Rimborsopoli, la Iena Filippo Roma: “I grillini mi attaccano ma Di Maio mi ha ringraziato”
"Sono giorni che vengo subissato da messaggi di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle carichi di odio nei miei confronti. C'è chi la sera, prima di addormentarsi, prega affinché io muoia. C'è chi offende pesantemente mia madre che non c'è più. Chi mi augura malattie di vario genere e tutto il peggio possibile che la vita possa offrire. Chi vorrebbe incontrarmi per strada per mettermi le mani addosso. Chi mi dice pezzo di merda, chi mi dice schifoso, chi mi assicura che la pagherò. I più carini mi danno del servo di Berlusconi e Renzi" . Questa è l'accusa lanciata su Facebook dal giornalista Filippo Roma, dopo che il suo programma, "Le Iene", ha animato la campagna elettorale sollevando lo scandalo delle mancate restituzioni di cui sono accusati alcuni parlamentari del M5S, cacciati dal Movimento proprio per aver mentito sui rimborsi. La lista degli espulsi comprende nove parlamentari e un consigliere regionale, Gian Luca sassi.
Ma, si chiede nel post, "perché anziché incazzarvi con chi vi ha preso per il culo, ve la prendete con colui che ha raccontato la presa per il culo? Poi: il primo che ci ha ringraziato per aver fatto questa inchiesta è stato proprio il candidato Premier Luigi Di Maio. Sia perché ha potuto scoprire le mele marce che si annidavano nel Movimento, sia perché con l'occasione abbiamo raccontato agli italiani l'esistenza della nobile iniziativa che da sempre contraddistingue i 5 Stelle: la restituzione alla collettività di parte dello stipendio dei parlamentari". Per questo lo stesso Di Maio aveva parlato di un "boomerang" per i suoi avversari politici, visto che la questione ha interessato solo una piccola parte del Movimento, e ha reso noto il fatto che oltre 23 milioni di euro sono stati restituiti a un fondo per il microcredito.
E Poi ha aggiunto: "Molti mi dicono: però contro Renzi e il PD non ci vai mai…ma porca miseria, come si fa a dire una cosa del genere quando ho perseguitato per anni Renzi perché non aggiornava il Nomenclatore Tariffario, cioè la lista dei dispositivi che lo stato mette a disposizione dei disabili? Come si fa a dire una cosa del genere quando, proprio insieme a Di Maio e Di Battista, ho condotto la battaglia perché venisse approvata la Richetti, la legge che avrebbe abolito i vitalizi, scandalosamente affossata al Senato dal PD?". E infine spiega il motivo per cui non attacca Berlusconi, che non riguarda il fatto che "Le Iene" è un programma di Mediaset, come invece insinuano gli attivisti grillini: "Tutto ciò che riguarda Berlusconi è arcinoto".