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Riforme, Renzi: “C’è il rischio che sia referendum su di me, se perdo vado a casa”

Il premier in diretta sui social per il secondo #MatteoRisponde. Tra i temi anche le unioni civili: “Spero ok definitivo entro aprile, sarà un gran giorno”.
A cura di Claudia Torrisi
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Matteo Renzi ospite a "In Mezz'Ora"

Per la seconda volta in diretta sui social, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha risposto alle domande poste con l'hashtag #MatteoRisponde. "La riforma è un gigantesco passo avanti, porta l'Italia nel futuro, è una delle grandi belle notizie di questa settimana, anzi di questi due anni. Son tutti colpiti che le stiamo facendo, sono talmente abituati al fatto che la politica non riesca a fare la sua parte che ora sono stupiti che la politica risolva questioni ferme da troppi anni", ha detto il premier riferendosi al voto di ieri. E poi sul rischio che il referendum sulla riforma si trasformi in un plebiscito pro o contro Renzi, il presidente del Consiglio ha dichiarato che "il rischio c'è ma la riforma costituzionale deve essere votata sul Senato, sulle regioni, sul funzionamento della democrazia e non su di me. Poi io è chiaro che devo trarre le conseguenze, se non ce la facciamo e vada a casa".

Tra i tanti temi trattati – reddito trasparente, agricoltura, Iran, banche – anche quello del ddl unioni civili, sul quale Renzi si è detto fiducioso di un ok definitivo ad aprile: "Sarà un gran giorno". Poi la Buona scuola – su cui, ha detto, "spero nelle prossime settimane di potervi dare qualche data più precisa per poter essere operativi sulle deleghe"; i progetti per la Campania – "la gara è partita per le ecoballe: ci 450 milioni di euro e toglieremo quell'autentica vergogna. Non parleremo mai più di terra dei fuochi perché riusciremo a rimettere a posto quell'area grazie al presidente della Regione e al governo"; e la Libia, ricordando che ieri "Gentiloni si è recato a Tripoli, ha portato viveri e aiuti farmaceutici, ha incontrato Al Serraj e ha assicurato tutto l'impegno italiano per sostenere la Libia. Credo sia un segno evidente di quel che stiamo facendo".

Una domanda riguardava la copertura della banda larga, su cui Renzi ha assicurato che obiettivo del governo è arrivare a 30 Mega al secondo entro il 2020 per il cento per cento della popolazione, "ma vorremmo almeno la metà a 100 mega al secondo. Noi abbiamo a che fare con quattro diverse aeree di mercato: A e B dove gli operatori arrivano da soli, C e D dove serve un contributo e ci saranno bandi con finanziamenti pubblici già previsti. Li lanceremo il 29 aprile, in una grande festa di internet". Per quanto riguarda, invece, il ponte sullo Stretto, Renzi si è espresso con un "No news": "è un'opera che sicuramente si farà, ma dopo che saranno risolte altre opere pubbliche prioritarie per il nostro paese, per la Calabria e la Sicilia".

Gli ultimi minuti del video hanno visto la partecipazione del segretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, che ha risposto ad alcune domande specifiche. Una di queste riguardava il decreto per il bonus di 500 euro al neodiciottenni, che è "pronto, ci sarà un market place online con un'app, ci si potrà registrare e fare un voucher".

Renzi ha risposto anche sui trasporti, in cui la "sfida" sarà "preoccuparsi non soltanto dei 59 milioni di viaggi con le Frecce ma anche 550 milioni di viaggi di persone che il treno lo prendono perché sono pendolari. C'è poi un trasporto su gomma che vale tre miliardi e mezzo di viaggi l'anno. E' un tema che dovremo affrontare"; e il Foia, un "decreto della Riforma Madia che deve essere finalmente attuato". Spazio anche per le polemiche: "I pregiudicati guidano altri partiti, non il nostro"; e "Non tutti i cittadini sono uguali, così come tutti i politici sono uguali. Se uno è ladro non lo decidi tu su Facebook, ma un giudice perché questo dice la Costituzione".

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