Riforme, domani Renzi incontra Berlusconi e il Movimento 5 Stelle
Domani Matteo Renzi incontrerà sia Silvio Berlusconi sia i parlamentari M5S, ma probabilmente non Beppe Grillo, in merito al tema delle riforme. Lo ha annunciato lo stesso presidente del Consiglio a Porta a Porta nella registrazione della puntata che andrà in onda stasera. Sul Cavaliere dice: “Fino a questo momento Berlusconi ha mantenuto tutti gli impegni” presi sulle modifiche della “legge elettorale e del Titolo V”, sia pure “con qualche dichiarazione di Brunetta che ogni tanto parte per la tangente”. Ad ogni modo “i mille giorni” delle riforme “partono il primo settembre”, dice Renzi: su quel programma di riforme “ci giochiamo gli spazi di flessibilità. Vogliamo essere autorizzati a sfruttarla tutta”. Non manca una frecciata al leader dei 5 Stelle: "Il sistema elettorale che ha proposto Grillo, il Toninellum o Complicatellum, non sta in piedi, se non dal punto di vista filosofico, perché è l'unico sistema in cui chi vince non governa", ha aggiunto a Porta a Porta.
Ue, lo scontro con Ppe
Renzi poi torna sullo scontro con il capogruppo Ppe tedesco Manfred Weber avuto in aula: “Questi importanti dirigenti di alcuni paesi, in Italia vengono considerati la Bibbia ma io faccio riferimento al rapporto con la Merkel, un rapporto buono in cui ci parliamo in modo chiaro, franco e nobile, come si dice”. Juncker rischia di saltare? “Non credo sarà rimesso tutto in discussione”, dice. Rispondendo a una domanda il premier afferma: “Non parlerei di flessibilità personalizzata” chiesta dall’Italia “non violiamo le regole” di bilancio “come la Germania nel passato ma chiediamo di essere messi nelle condizioni di fare le cose normali” visto che “non può esserci il patto di stabilità a fermare la costruzione di una scuola”.
Renzi su immigrazione e marò
Renzi ha parlato anche di altri temi. Come l’immigrazione, sulla quale il governo sta facendo passi avanti ma “i risultati non si vedono perché la gente continua a salire sulle carrette e a morire nell'indifferenza dell'Europa. Noi cerchiamo di salvare tutte le persone possibili, Mare nostrum continua ma abbiamo detto alla commissione che lo stanziamento Ue è ridicolo”. Negli studi di Porta a Porta si è parlato anche dei marò detenuti in India. “Ci sono vicende in cui una parola rischia di essere di troppo. Non credo che la soluzione sia che l'Italia vada al Parlamento europeo perché non è quella la sede dove si risolvono i problemi con l'India”, dice Renzi: “I due fucilieri di marina, le loro famiglie, tutti coloro che vestono una divisa, vivono la vicenda come una ferita. Ma non faccio campagna elettorale o demagogi” sui marò, “non li strumentalizzo. La scelta di non parlarne è voluta”.