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Riforma Gelmini: oggi il rush finale al Senato, la diretta

In mattinata ancora l’analisi degli emendamenti, nel pomeriggio le dichiarazioni di voto e successivamente la votazione conclusiva del ddl Gelmini.
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Dopo la convulsa giornata di ieri, con l'ostruzionismo dell'opposizione e tantissime polemiche in Aula, riprende questa mattina al Senato della Repubblica l'analisi del ddl Gelmini, denominato "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario". Nella mattinata, dunque, si discuteranno e voteranno gli ultimi emendamenti, mentre nel primo pomeriggio si procederà con le dichiarazioni dei capigruppo e successivamente con il voto conclusivo che, con ogni probabilità, segnerà la definitiva approvazione parlamentare della cosiddetta Riforma Gelmini.

Va subito precisato che ieri la tensione in Aula ha raggiunto livelli altissimi, anche in conseguenza della decisione del Presidente Renato Schifani di contigentare drasticamente i tempi dei singoli interventi (escludendo la possibilità della dichiarazione verbale di voto in dissenso dal gruppo): una misura adottata per arginare l'ostruzionismo dell'opposizione ma che aveva scatenato violente polemiche e reso necessarie numerose interruzioni e ben 3 conferenze dei capigruppo.

Ore 9:30 – Ripreso il dibattito
Più sereno il clima questa mattina, con la discussione di una legge che sembra trovare un consenso bipartisan, denominata "Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia". Al termine di tale esame si ritornerà a discutere degli emendamenti al ddl Gelmini.

Ore 15:00 – Dichiarazioni di voto

Cominciate le dichiarazioni di voto sul ddl Gelmini dei vari gruppi parlamentari. Primi a dichiarare il loro appoggio alla Riforma del Ministro Gelmini i senatori di Futuro e Libertà che, con l'intervento di Giuseppe Valditara, sottolineano il ruolo positivo svolto dal parlamento nella modifica del provvedimento, concludendo dicendo che: "Si tratta di un punto di partenza, ma ora servono stanziamenti ulteriori e maggiore chiarezza, perchè se è vero che abbiamo tasse universitarie più basse rispetto al resto d'Europa, è pur vero che la politica del Governo riserva ben poche risorse a ricerca ed istruzione".

Ore 15: 20 – Francesco Pardi, Italia dei Valori

Durissimo l'intervento di Pancho Pardi dell'Idv che innanzitutto sottolinea le gravi anomalie nell'iter procedurale, additando gli esempi del caos scatenato dalla concitata Presidenza di Rosi Mauro e della presunta votazione irregolare da parte del Ministro Bondi e ribadendo che "la legge sarebbe dovuta tornare alla Camera". Poi entra nel merito del provvedimento, che a suo dire "lede il diritto alla conoscenza e allo studio […] riduce il corpo docente senza apportare modifiche positive alla qualità della didattica e della ricerca". "La ricerca è un compito delicato che richiede pluralismo e dibattito,  ma ciò non può essere compreso da chi negli ultimi 40 anni ha letto solo i bilanci delle proprie aziende private".

Ore 15:30 – Luciana Sbarbati, Udc – Autonomie – Mre

"Il governo si decida a considerare il sistema dell'Istruzione e della Ricerca come un asse strategico per il futuro del Paese. I tagli lineari di Tremonti sono semplicemente offensivi e pur nella contingente crisi economica altri Stati sono riusciti ad aumentare i fondi alla ricerca ed alla Cultura. […] La riforma presenta anche alcuni aspetti coraggiosi, ma sono troppi i punti contraddittori sia sotto il profilo normativo che nel merito dell'argomento […] Riteniamo necessaria una politica di ascolto e per seguire l'attuazione della Riforma le chiediamo di istituire un Tavolo in cui partecipino anche e finalmente gli studenti".

Ore 15:45 – Mario Pittoni, Lega Nord

Convinto appoggio alla Riforma "nell'interesse degli studenti" da parte della Lega Nord, con Pittoni che fa notare come "La Lega nord abbia puntato i piedi per difendere tutte le Università virtuose, quasi tutte padane, che dovevano subire gli sprechi degli altri Atenei". Poi una lunga analisi delle proposte della Lega volte a tutelare alcune peculiarità territoriali, dalla ripartizione degli studenti di medicina su base regionale alla scelta di riservare una quota dei fondi per le borse di studio agli studenti che vivono nella stessa Regione in cui studiano. Infine: "basta nepotismo, merito e qualità sono destinati a contare sempre di più!"

Ore 15:55 – Anna Finocchiaro, Partito Democratico

"Questa riforma è una foglia di fico sui tagli, una legge che si sovrappone alla vergogna degli ultimi provvedimenti", comincia così l'intervento di Anna Finocchiaro che va giù dura con un Ministro che "non ritiene di ricevere gli studenti ed esegue con muta disciplina gli ordini di Tremonti". "La legge riduce l'autonomia dei singoli Atenei introducendo troppe norme centralistiche […] riducendo le borse di studio e non promuovendo il merito con l'abbandono di 26mila ricercatori […] mi pare incredibile che si favorisca chi studia nella propria Regione e si risparmi sull'Università Pubblica abbondando con Istituti privati e telematici […] Lei Ministro, prima di gioire della fine del '68, ha anche un debito con quel femminismo di matrice sessantottina – arguisce ancora il senatore del PD tra le grida di dissenso dei colleghi – Il nostro è un grande Paese che deve essere in grado di rispondere al bisogno di un adeguato livello della qualità formativa […] Ma i nostri ragazzi sono già precari, emarginati: una disparità che è ancora più aspra fra Nord e Sud  e sulla quale andava indirizzata la Riforma. Quando si governa bisogna essere in grado di tenere insieme forza e misura, senza frantumare il regolamento ed imporre una votazione sbagliata – continua la Finocchiaro che però all'ennesima interruzione sbotta – Io non accetto di essere oggetto di insulti e grida quando si parla del futuro dei nostri figli!". Un intervento concluso bruscamente senza concludere tra gli applausi dell'opposizione in un clima di grande tensione.

Ore 16:10 – Gaetano Quagliariello, Popolo della Libertà

Comincia con una serie di ringraziamenti l'intervento dell'esponente di Maggioranza che plaude a Schifani "garante della discussione" e al Ministro "che finalmente tocca santuari che sembravano inviolabili da 30 anni". "L'Università è preda dei baronati, pensa alla collocazione dei docenti e non alla formazione degli studenti […] Le risorse da investire ci sono ma certo non per mantenere cattedre inutili e corsi senza studenti: il Governo ha mantenuto le promesse, con la costituzione anche di un fondo per il merito […] I membri esterni nelle Amministrazioni delle Università consentiranno di attrarre investimenti e di far uscire l'accademia dal cono d'ombra. La riforma Gelmini traccia una strada per invertire la rotta con merito, concorrenza e valutazione trasparente […] Solo in questo modo si potrà sperare che l'Università italiana torni ad essere quell'eccellenza che era una volta – poi rivolto alla Finocchiaro – non parlerò del '68, ma della crisi degli ultimi anni che hanno determinato una situazione di insicurezza le cui radici risiedono anche nell'adesione dei padri ad ideologie fallimenatri che rappresentavano un comodo alibi per non assumersi mai le loro responsabilità. In definitiva questo è un atto importante per il futuro del Paese".

Ore 16:45 – La solidarietà alla vice – presidente Rosi Mauro

Dopo le scuse di Maurizio Gasparri, capogruppo del Popolo della Libertà, ad Anna Finocchiaro per le continue interruzioni durante il suo intervento, arriva anche la solidarietà, sia del portavoce della Lega Nord, sia del Presidente Renato Schifani nei confronti della leghista Rosi Mauro, protagonista delle concitate fasi della discussione di martedì.

Concluse le operazioni di voto: La Riforma Gelmini è approvata dal Senato: Presenti 266, votanti 265, favorevoli 161, contrari 98, astenuti 6.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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