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Riforma fiscale, come cambiano le aliquote Irpef nel 2024 e chi ci guadagna

La riforma dell’Irpef potrebbe partire già nel 2024, se il governo Meloni troverà le risorse per inserirla in legge di bilancio. Ecco come possono cambiare le aliquote e che effetto ha sulle tasse da versare.
A cura di Luca Pons
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Con la prossima legge di bilancio, il governo Meloni potrebbe decidere di iniziare anche il percorso della riforma fiscale che il Parlamento ha approvato prima dell'estate. Alcune misure, come una proroga dei versamenti per le partite Iva, sono già in cantiere e potrebbero avere il via prima di dicembre. Ma al primo posto tra gli interventi più significativi c'è la riforma dell'Irpef: l'obiettivo è quello di abbassare il numero di aliquote, da quattro a tre.

Quali sono le aliquote Irpef oggi

Già negli scorsi mesi il governo Meloni ha chiarito che la modifica dell'Irpef – Imposta sul reddito delle persone fisiche – avrebbe potuto partire già nel 2024. A oggi, l'Irpef è divisa in quattro scaglioni:

  • Chi dichiara un reddito fino a 15mila euro all'anno paga il 23% di imposta
  • Chi dichiara un reddito da 15mila a 28mila euro all'anno deve versare il 25%
  • Chi dichiara un reddito da 28mila a 50mila all'anno euro versa il 35%
  • Al di sopra dei 50mila euro di reddito all'anno, bisogna versare il 43% in Irpef

Il sistema è progressivo: si paga il 23% sui primi 15mila euro, il 25% sui guadagni in più fino alla soglia 28mila euro (quindi al massimo su 13mila euro), poi il 35% fino a 50mila euro e così via. In più, c'è una no tax area: i dipendenti che prendono fino a 8.174 euro non versano Irpef.

Le possibilità per portare il sistema da quattro a tre fasce quindi potrebbe essere messo in atto in molti modi, ad esempio accorpando due degli scaglioni già esistenti, oppure prevedendo aliquote e soglie diverse. L'ipotesi più studiata in questo momento dai tecnici del ministero dell'Economia sarebbe quella di ampliare il primo scaglione, che prevede un'imposta del 23%, con un intervento che potrebbe costare da tre a quattro miliardi di euro.

Come cambia l'Irpef con la riforma fiscale e chi risparmia di più

Una possibilità è quella di allargare il primo scaglione e far pagare il 23% fino a 28mila euro di reddito. Così resterebbe una seconda fascia fino a 50mila euro, ma con un'aliquota del 33% (invece del 35%) e resterebbe invariata l'ultima fascia, con il 43% da versare al di sopra dei 50mila euro.

Secondo una simulazione pubblicata dal Corriere della Sera, l'effetto potrebbe essere che chi ha un reddito da 20mila euro risparmierebbe circa 100 euro di Irpef, pari al 2,13% dell'imposta pagata normalmente. Chi prende 35mila euro in un anno risparmierebbe di più: circa 400 euro, ovvero il 4,05% di quanto versato prima.

Il guadagno massimo sarebbe per chi ha un reddito da 50mila euro: pagherebbe 700 euro in meno, cioè il 4,86% in meno. La stessa somma la risparmierebbero tutti da lì in avanti, dato che sopra i 50mila euro le imposte sono uguali. Ad esempio, chi prende 60mila euro verserebbe comunque 700 euro in meno, anche se in percentuale sarebbe un risparmio un po' inferiore rispetto a prima (il 3,774%).

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