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Riforma del fisco: ecco la bozza Tremonti

La bozza sulla riforma fiscale elaborata dal superministro pevede 3 aliquote Irpef, l’innalzamento dell’iva di un punto percentuale per le aliquote più basse e l’abolizione dell’Irap dal 2014.
A cura di Alfonso Biondi
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Ministro dell'Economia

Oltre all'ormai prossima manovra da 47 miliardi, in casa Pdl-Lega continua a tener banco anche la riforma fiscale. Il provvedimento è all'esame del governo e non è da escludere che possa vedere la luce subito dopo il varo della maxi-manovra.  La bozza della riforma del fisco o bozza Tremonti prevede alcune significative novità.

Il primo punto della bozza, in realtà già annunciato da tempo, riguarda le aliquote Irpef che saranno 3: 20%, 30%, 40%. In questo caso, però, peserà molto il livello degli scaglioni che verranno affiancati a ciascuna delle tre nuove aliquote. L'Iva, diversamente da quanto dichiarato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, sarà innalzata di un punto percentuale per le aliquote più basse (10% e 20%). Prevista infine l'abolizione dell'Irap (imposta regionale sulle attività produttive) dal 2014. Per quanto riguarda quest'ultimo punto bisognerà vedere come intenderà agire l'esecutivo, dato che l'Irap porta nelle casse dello Stato qualcosa come 40 miliardi di euro annui.

Si tratta di "un piano di lavoro interessante" per Emma Marcegaglia. "Ci sono cose interessanti come le tre aliquote dell'Irpef e l’eliminazione graduale dell’Irap"- ha dichiarato il numero uno di Confindustria che, però, chiede di "entrare nei dettagli e vedere dove si taglierà", dato che il menu offerto dalla bozza appare ancora ampio.

Anche Confcommercio ha detto la sua sulla manovra. In un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, l'associazione ha evidenziato l'importanza del fatto che "insieme alla manovra pluriennale di correzione dell’andamento dei conti pubblici, il Governo voglia procedere alla definizione del disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. Perché chiarire contenuti, tappe e tempi di questa riforma –  ha osservato Confcommercio –  può giovare alla fiducia delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie, e dunque alla crescita". Nella nota è stato poi sottolineato il fatto che il" Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, abbia escluso, in occasione dell’Assemblea di Confcommercio del 23 giugno ed ancora oggi, che il Governo intenda procedere al rialzo delle aliquote Iva". Ma su qeust'ultimo punto resta ancora qualche dubbio.

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