Riforma del fisco e manovra finanziaria: oggi il Consiglio dei Ministri
L'attesa manovra finanziaria da 47 miliardi di euro sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri alle 15 di oggi. Per scoprire quindi quale sarà il contenuto definitivo del provvedimento manca davvero poco. La manovra prevede alcune misure necessarie per il rispetto degli impegni con l'Unione Europea che ci chiede di ridimensionare il deficit entro il 2014.
Le ultime novità inserite nel testo riguardano il "pacchetto Equitalia" che dovrebbe regolare i rapporti tra i cittadini e la società incaricata della riscossione dei contributi a vantaggio dei primi; una tassa sui Suv e sulle macchine di cilindrata medio alta (potenza che supera i 125 chilowattora); sanzioni da 20 a 50mila euro e reclusione da 3 a 6 anni per chi opera nel mercato delle scommesse e non è in regola con la licenza; una mini-sanatoria sulle liti fiscali pendenti al 1° maggio 2011 dell’ammontare complessivo non superiore ai 20mila euro. Prevista anche una tassa del 35% sulle attività di trading speculativo svolte dalla banche e un'imposta di bollo sulle transazioni finanziarie, eccezion fatta per i titoli di Stato, pari allo 0,15%.
Bisognerà poi vedere come il governo deciderà di comportarsi per quanto riguarda l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne. Le ultime indiscrezioni rivelano che l'innalzamento ci sarà a partire dal 2030, ma nella bozza del provvedimento l'anno in questione era il 2020.
Nella manovra, tra le altre cose, ci saranno anche la proroga del blocco del turn over nelle pubbliche amministrazioni; il congelamento dello stipendio dei dipendenti pubblici fino al 2014; il pagamento di 10 euro su ogni ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per prestazioni classificate come “codice bianco” (pronto soccorso non seguito da ricovero); tasse sui ricorsi tributari; la riduzione della pensione di reversibilità per le badanti che sposano un uomo anziano.
RIFORMA DEL FISCO- Nel Cdm di oggi approderà anche il disegno di legge delega con la riforma del fisco, la bozza Tremonti per capirci. Al momento pare molto probabile la riduzione delle aliquote Irpef da 5 a 3 (20%, 30% e 40%), mentre c'è ancora qualche dubbio sull'aumento dell'Iva di un punto percentuale sulle due aliquote più basse (10% e 20%). Nella delega potrebbero anche figurare la tassazione sulle rendite finanziarie dal 2012 con l'introduzione di un'aliquota unica al 20% e l'abolizione progressiva dell'Irap (l'imposta regionale sulle attività produttive) a partire dal 2014.
