Taglio numero parlamentari, il Senato approva il ddl: contrari PD e LeU
Il Senato della Repubblica ha dato il primo via libera al disegno di legge costituzionale di modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione, in materia di composizione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Si tratta del disegno di legge che riduce il numero dei parlamentari, battezzato dal Movimento 5 Stelle “legge taglia-poltrone”. Nell’aula di Palazzo Madama i voti favorevoli sono stati 185, i contrari 54 e gli astenuti 4. La misura intende portare a 400 il numero dei deputati (dagli attuali 630) e a 200 il numero dei senatori (dagli attuali 315), stabilendo che il numero dei senatori a vita non possa essere in alcun caso superiore a cinque. Calerebbe anche il numero dei parlamentari eletti all’estero, che passerebbero a 12 dai 18 attuali.
Ricordiamo che l’iter di approvazione di una legge costituzionale è abbastanza complesso e prevede un primo via libera da parte di entrambi i rami del Parlamento, seguito da una pausa di almeno tre mesi. Il disegno di legge deve essere approvato nuovamente da entrambi i rami del Parlamento: se l’approvazione arriva con la maggioranza qualificata dei 2/3 di Camera e Senato allora la legge può essere promulgata dal Presidente della Repubblica; se l’approvazione avviene a maggioranza assoluta allora potrà essere chiesto un referendum entro tre mesi.
Legge taglia-poltrone, esulta il Movimento 5 Stelle, critiche dal PD
Il Movimento 5 Stelle rivendica il risultato ottenuto al Senato e parla di traguardo storico. La vicepresidente dell’Aula di Palazzo Madama Paola Taverna prova a quantificare i risparmi: “L'Italia è fra i paesi in Europa col più alto numero di parlamentari, ma siamo vicinissimi a tagliare 345 poltrone, risparmiando più di 300mila euro al giorno”. E il senatore Castaldi su Twitter aggiunge:
E Di Maio parla in diretta Facebook:
Diverse le valutazioni del Partito Democratico, con il capogruppo Marcucci che nei giorni scorsi aveva parlato di rischio per la democrazia: "Il Pd sarebbe ovviamente a favore della riduzione dei parlamentari, è un tema che abbiamo introdotto noi, ma allora dobbiamo anche passare dal bicameralismo perfetto a quello differenziato. Ora il M5S vuole semplicemente rendere inutile il Parlamento. Non è il taglio delle poltrone, ma rischia di essere il taglio della democrazia".