Richiesto il processo per Marco Cappato e Mina Welby per aver aiutato Trentini a suicidarsi
Richiesta di rinvio a giudizio per Marco Cappato e Mina Welby per la morte del 53enne Davide Trentini, malato di Sla, deceduto in Svizzera ricorrendo al suicidio assistito. La notizia viene riportata dall’Ansa ed è stata riferita dall’associazione Luca Coscioni. Nel pomeriggio il suo leader Cappato aveva annunciato attraverso un videomessaggio che il 31 maggio si svolgerà a Massa l’udienza preliminare. In Svizzera, Trentini ci andò accompagnato da Mina Welby, copresidente dell’associazione Coscioni. Cappato, invece, fornì informazioni e assistenza logistica e finanziaria.
Nel videomessaggio Cappato spiega come sia grazie a persone come Davide Trentini e come dj Fabo se “abbiamo conquistato la legge sul testamento biologico. Ora si tratta di farla rispettare: il 21 aprile, in oltre 100 piazze italiane, una giornata di mobilitazione per la legge sul testamento biologico”, annuncia. Nel messaggio Cappato ricorda che il 31 maggio si terrà l’udienza preliminare per la morte di Trentini. “Davide che con Mina Welby abbiamo aiutato a morire come voleva, in Svizzera, esattamente un anno fa, sereno, libero fino alla fine”.
Ma non è questa l’unica notizia odierna riguardante Cappato: è stata infatti fissata per il 23 ottobre, alle 9.30, l’udienza della Corte Costituzionale per la verifica di costituzionalità di un divieto che vede Cappato imputato per aiuto al suicidio, in merito alla vicenda di dj Fabo. Come ricorda l’avvocato Filomena Gallo, Cappato rischia dai 5 ai 12 anni di carcere. Cappato ha ricevuto l’avviso quando si trovava a Bruxelles per il Congresso mondiale per la libertà di scienza organizzato dall’Associazione Coscioni.