Richiamo AstraZeneca con Pfizer o Moderna, Vaia: “Nessun problema per vaccinazione eterologa”
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, dopo le rassicurazioni arrivate oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente del ConsiglioMario Draghi, ribadisce che il mix di vaccini non è rischioso. Sileri ha specificato che "Non è controindicato fare lo ‘switch'" alla seconda dose con un vaccino diverso rispetto alla prima somministrazione. Intervenuto a ‘Non è l'Arena' il membro del governo, dopo lo stop ai vaccini a vettore virale per gli under 60, ha spiegato che chi ha fatto AstraZeneca alla prima dose può procedere senza problemi con il richiamo con un siero a mRNA, cioè Pfizer o Moderna.
Anche Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani, ospite di ‘E-venti' su Sky Tg24, ha detto che la decisione non comporta pericoli per i cittadini: "Dobbiamo evitare di mettere in discussione lo strumento vaccino".
"Tutti i vaccini sono buoni – ha puntualizzato Vaia – per evitare la malattia grave e l'ospedalizzazione, dipende da come li utilizziamo e in quale fascia di età. Tutti i vaccini possono avere delle reazioni avverse, ovviamente in dimensioni sempre più ridotte, ma tutti i vaccini possono darci delle reazioni avverse. E tutti i vaccini hanno una bassa, bassissima percentuale di possibilità di farci avere qualche ulteriore contagio, che non ci dà la malattia grave, ci dà una scarsissima sintomatologia. E quindi evita assolutamente il pericolo più importante della ospedalizzazione e del conseguente eventuale accesso in rianimazione e mortalità".
"Ora finalmente la decisione è stata presa: tutti coloro che sono al di sotto dei sessanta anni non devono fare Astrazeneca, tutti coloro che sono sopra i sessanta anni possono fare Astrazeneca sia in prima che in seconda dose. A coloro che hanno fatto la prima dose di Astrazeneca e che sono sotto i sessanta anni potremmo inoculare un altro vaccino RNA messaggero".
"Non c'è nessun problema, tre mesi fa colleghi autorevolissimi inglesi e spagnoli avevano portato avanti uno studio di vaccinazione eterologa, tra prima dose di un vaccino ad adenovirus e seconda dose vaccino a RNA e questi colleghi hanno visto che la nostra capacità di formare anticorpi addirittura era potenziata. Quindi dico ai cittadini: fidatevi della scienza, finalmente abbiamo una linea chiara".