Ricci: “Governo rinchiude migranti in Cpr simili a lager, noi sindaci chiediamo accoglienza diffusa”
di Marco Billeci e Annalisa Girardi
"Per diminuire le partenze clandestine e contrastare il traffico di migranti bisogna allargare i flussi regolari": è questa la formula indicata da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente dell'Ali (l'associazione delle Autonomie locali italiane), per la gestione degli arrivi dei migranti. Ai microfoni di Fanpage.it, durante il Festival delle Città, l'esponente del Partito democratico parla di uno dei temi più caldi di questi mesi, sottolineando la necessità di tornare all'accoglienza diffusa: "Il governo sta facendo l'esatto contrario. Dice di battersi per ridurre le partenze, ma queste sono quadruplicate. Gli accordi con la Tunisia e gli altri Paesi del Nord Africa abbiamo visto che non funzionano e spesso sono forieri di attacchi ai diritti umani. Di conseguenza le partenze non si fermano. E dove mettono poi queste persone? Nei grandi centri, dove rimangono rinchiusi per 18 mesi".
Questi centri però – dove le persone rimangono detenute per mesi e mesi – sono "qualcosa che assomiglia a un campo di concentramento", afferma Ricci. E ancora: "Per noi questa linea è completamente sbagliata. Vanno aumentati invece i flussi regolari e i permessi temporanei, modificando la Bossi-Fini. Oppure bisogna riconoscere il diritto d'asilo anche legato a questioni economiche. Qualche strada va trovata, altrimenti noi ci troveremo con dei fantasmi nelle nostre città".
Ricci ricorda quindi come tutti i sindaci siano in prima linea nella prima accoglienza, tentando di conciliare solidarietà e pragmatismo. Per poi parlare anche della gestione a livello locale dei fondi del Pnrr: "Al momento noi abbiamo 16 miliardi di progetti, spesso e volentieri già appaltati, senza un canale di finanziamento", spiega Ricci, sottolineando che di questo i sindaci chiederanno conto al ministro Raffaele Fitto.
Infine, il sindaco di Pesaro conclude con un commento sul clima interno al Partito democratico: "Circa il 90% dei sindaci non ha votato per Elly Schlein al Congresso, ma un minuto dopo ha detto che lei era la nostra segretaria e che tutti noi ci saremmo messi a lavorare per darle una mano. È quello che stiamo facendo. Deve permettere anche ai sindaci di darle una mano per creare un Pd largo, comprensivo, che possa sfidare Meloni ad essere il primo partito. Dobbiamo andare alle elezioni europee come alternativa di governo".