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Riccardi sbotta contro Alfano. E il Pdl prepara una mozione di sfiducia

I senatori del Pdl non hanno gradito le esternazioni di Riccardi su Angelino Alfano, che ieri aveva fatto saltare il vertice con Monti e gli altri segretari di partito. Pronta una mozione che ha già 45 firmatari.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Ministro per la cooperazione Riccardi

Il Popolo della Libertà mette nel mirino il Ministro per la cooperazione Andrea Riccardi e prova a farlo fuori con una mozione di sfiducia individuale. L'iniziativa è stata promossa dall'ex Ministro della giustizia Francesco Nitto Palma, che, a seguito delle vibranti proteste del gruppo Pdl al Senato, ha raccolto 45 firme per sfiduciare Riccardi, all'indomani delle rabbiose esternazioni d quest'ultimo sul segretario Angelino Alfano. In queste ore, però, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello stanno tentando di placare gli animi, cercando una mediazione.

Lo sfogo di Riccardi e le successive scuse- I senatori del Pdl sono infuriati per la conversazione tra il Ministro della giustizia Paola Severino e il Ministro per la cooperazione Andrea Riccardi, avvenuta in presenza di alcuni cronisti. Riccardi, parlando della defezione di Alfano al vertice di ieri sera, poi annullato dal premier Mario Monti, ha confidato alla sua collega: "Voleva solo creare il caso. Vogliono solo strumentalizzare: è la cosa che più mi fa schifo del fare politica. Ma quei tempi lì sono finiti". Appresa la notizia, il Presidente del gruppo del Pdl al Senato Gasparri aveva tuonato: "Smentisca o si dimetta". E poco dopo, puntuali, sono arrivate le scuse del Ministro per la cooperazione, che ha parlato di "battute, estrapolate nel corso di una conversazione informale" e "forzate" dalla ricostruzione giornalistica.

La mozione dei senatori del Pdl- Evidentemente le scuse non sono bastate.  Nitto Palma, Bruno Alicata e Luigi Compagna hanno infatti inviato una lettera a Gasparri nella quale si legge che all'indomani delle esternazioni di Riccardi a dir poco "scomposte e sguaiate, ci sembra che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente". E dire che, quasi profeticamente, poco prima il Presidente del Consiglio Mario Monti, che si trovava a Belgrado, aveva dichiarato: " Si restringe lo spread tra Italia e Germania. Ma ora l'auspicio è che non si allarghi quello tra i partiti politici che sostengono il governo".

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