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Riaprono palestre e piscine, le regole per allenarsi in sicurezza

Dal 25 maggio riapriranno palestre, le piscine e i centri sportivi. Le nuove linee guida per la riapertura di attività economiche e protettive indicano i comportamenti corretti da seguire: i gestori delle strutture dovranno provvedere a riorganizzare gli spazi, al fine di garantire la distanza di sicurezza tra le persone di almeno 2 metri mentre svolgono l’attività fisica.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo il calendario per le riaperture delle attività, stilato dal governo per la fase due, dal 25 maggio riaprono le palestre, le piscine e i centri sportivi. Anche in questi luoghi bisognerà attenersi a precise misure di sicurezza, per evitare che la curva dei contagi risalga, regole che vanno dall'obbligo di mantenere la distanza di almeno due metri durante l'attività fisica al controllo della temperatura per chi accede ai centri fitness. Nelle nuove linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive sono elencate tutte le norme che gli sportivi dovranno rispettare durante le sessioni di allenamento.

Le regole per le palestre

Per permettere ai cittadini di frequentare le palestre in sicurezza nella fase due i titolari delle palestre dovranno attenersi alle seguenti regole:

  1. Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
  2. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (per esempio con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
  3. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.
  4. Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
  5. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
  6. Dotare l’impianto di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori, clienti, ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
  7. Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
  8. Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
  9. Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
  10. Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
  11. Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
  12. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
  13. Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.
  14. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.

Le regole per le piscine

Dal 25 maggio riapriranno anche le piscine. Queste linee guida non si applicano alle piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e a quelle alimentate ad acqua di mare.Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

  1. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitoro maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.
  2. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.
  3. Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Resta il divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
  4. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
  5. Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
  6. Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).
  7. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
  8. Dotare l’impianto o la struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.
  9. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.
  10. Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.
  11. Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che questi limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità.
  12. Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri.
  13. Prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.
  14. Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti). Le attrezzature come, lettini, sedie a sdraio, ombrelloni, vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la disinfezione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.
  15. Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Nei casi in cui il gestore sia in grado di assicurare i queste regole, garantendo il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
  16. Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente documento.
  17. Si raccomanda ai genitori o agli accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e con l'età.
  18. Le vasche che non consentono il rispetto di queste indicazioni devono essere interdette all’uso.
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