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Restrizioni più severe anche dopo il 6 gennaio: le misure anti-Covid sul tavolo del Governo

Mancano pochi giorni alla data in cui tutte le Regioni dovrebbero tornare in zona gialla. Ma i nuovi casi di coronavirus continuano ad aumentare e il governo starebbe pensando a mantenere alcune delle rigide norme anti-contagio anche oltre l’Epifania. Si ragiona su una proroga almeno fino al 15 gennaio. Ma alcune restrizioni e chiusure potrebbero essere mantenute anche in zona gialla più a lungo: si pensa, ad esempio, a tenere chiusi bar, ristoranti e negozi anche nel weekend, introducendo allo stesso tempo limiti più severi agli spostamenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo potrebbe decidere di prorogare alcune delle restrizioni anti-Covid messe in campo durante le festività natalizie anche oltre il 6 gennaio. Mancano infatti pochissimi giorni alla data in cui tutte le Regioni dovrebbero tornare in zona gialla, ma i nuovi casi di coronavirus non accennano a diminuire. L'esecutivo valuterà allora, forse già nelle prossime ore, di estendere la stretta anche oltre l'Epifania. Si potrebbero prorogare fino al 15 gennaio, data di scadenza dell'ultimo Dpcm, le misure di contenimento del virus. Oppure si potrebbe pensare a un irrigidimento generale del sistema di norme e divieti prevedendo, ad esempio, zone rosse e chiusure mirate. Che potrebbero riguardare i weekend e specifiche attività come bar, ristoranti, negozi e centri commerciali. In più, il governo starebbe ragionando su delle ulteriori limitazioni agli spostamenti anche dopo la scadenza dell'attuale decreto Natale.

L'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità lo aveva evidenziato: ci sono diverse Regioni che rischiano di non tornare in zona gialla allo scadere delle misure anti-contagio. Nell'ultimo monitoraggio del 2020, infatti, gli esperti sottolineavano che Veneto, Liguria e Calabria avessero un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore e Basilicata, Lombardia e Puglia lo superassero nel valore medio. Ragion per cui l'Iss aveva suggerito di prorogare le severe regole di mitigazione dell'epidemia anche oltre il periodo delle festività.

Il governo avrebbe accolto la raccomandazione e starebbe quindi ragionando sul mantenimento di una linea più rigorosa. E, come anticipato, l'idea più plausibile è quella di prorogare su tutto il territorio nazionale (quindi anche le Regioni che torneranno alla fascia gialla) alcune delle restrizioni che sono state applicate tra Natale e Capodanno. In primis la chiusura di bar e ristoranti. Ma anche alcuni limiti agli spostamenti: potrebbe restare in vigore il blocco dei confini regionali, ad esempio, oppure si continuerebbe a mantenere il divieto di uscire dal proprio Comune se non per comprovate esigenze. Resterebbe comunque la possibilità di andare a trovare amici e parenti.

Per il momento non si parla che di eventualità. Ma è certo che sembra sempre più lontana quella riapertura che doveva riguardare anche altre attività, chiuse da ben prima dell'entrata in vigore del decreto Natale. Quindi palestre e piscine, ma anche cinema e teatri. Intanto la riapertura degli impianti sciistici è già slittata ufficialmente a dopo il 18 gennaio. Il timore di una terza ondata, in conclusione, non si è esaurito con il periodo delle feste natalizie. E norme anti-contagio più severe sarebbero ancora necessarie.

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