Report Iss, l’indice di contagio Rt in Italia scende a 0,82
Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento dell'epidemia di Covid in Italia nel periodo 18 novembre-1 dicembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è sceso a 0,82. Nel precedente monitoraggio l'Rt era a 0.91.
"Nel periodo 18 novembre – 1 dicembre 2020 – si legge nel report Iss – l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,76 – 0,91). Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni. Di queste, 19 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità".
Nella bozza, di cui l'Adnkronos Salute e Agi danno conto, si legge: "Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni e province autonome. Di queste, 19 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità".
La buona notizia è che calano i ricoveri in terapia intensiva. "Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.663 (al primo dicembre) a 3.345 (all'8 dicembre); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 32.811 (al primo dicembre) a 30.081 (all'8 dicembre)", si legge ancora. All'8 dicembre, "16 Regioni/Pa avevano superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva rispetto alle 18 della settimana precedente".
Gli esperti avvertono però che "il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed aree mediche supera ancora le soglie critica di occupazione a livello nazionale".
L'incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile: è infatti passata a 454,70 casi per 100mila abitanti nel periodo 30 novembre-6 dicembre da 590.65 per 100mila abitanti nel periodo 23-29 novembre. Pertanto, dice il rapporto "è necessario mantenere i livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri".
"Questa settimana si osserva una leggera diminuzione dell'incidenza dei casi di Covid-19, però rimane elevata intorno a 450 casi per 100mila abitanti. Addirittura in alcune aree del paese si nota un aumento dell'incidenza stessa. Rimane al di sopra della soglia critica il tasso di occupazione sia in area medica che in terapia intensiva. Quindi nonostante una leggera diminuzione dell'Rt, intorno 0,82 è necessario che i cittadini continuino a mantenere comportamenti estremamente prudenti evitando aggregazioni. Allo stesso tempo le amministrazioni devono vigilare e mantenere alto il livello di allerta", ha detto Gianni Rezza.
Quali sono le Regioni a rischio moderato
La maggior parte delle Regioni è a rischio moderato. Due sono considerate a rischio basso. Stiamo parlando di "con la maggior parte delle Regioni/province autonome a rischio moderato e due a rischio basso". In tutto sono 14 le Regioni a rischio moderato: Abruzzo, Calabria, Campania, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D'Aosta. Di queste, "nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità". Invece quelle classificate a rischio basso di trasmissione sono Basilicata e Molise.
Quali sono le Regioni a rischio alto
Secondo la bozza del monitoraggio Iss sono Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna, Pa Trento, Veneto le cinque Regioni classificate a rischio alto. In particolare Puglia e Sardegna sono state classificate "a rischio ‘alto' e/o equiparate a rischio ‘alto' per 3 o più settimane consecutive; questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale".
Rt Regione per Regione
L'indice di contagio Rt è superiore a 1 solo nel Molise, con 1.45. Ecco l'elenco degli Rt che emerge dal monitoraggio effettuato dalla cabina di regia istituita dal ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità:
Abruzzo 0.8
Basilicata 0.65
Calabria 0.64
Campania 0.71
Emilia-Romagna 0.81
Friuli-Venezia Giulia 0.97
Lazio 0.67
Liguria 0.63
Lombardia 0.82
Marche 0.8
Piemonte 0.64
provincia autonoma di Bolzano 0.67
provincia autonoma di Trento 0.91
Puglia 0.8
Sardegna 0.7
Sicilia 0.68
Toscana 0.76
Umbria 0.66
Valle d'Aosta 0.6
Veneto 0.91