Renzo Bossi incastrato dal suo autista? (VIDEO)
Renzo Bossi ha annunciato le dimissioni da consigliere regionale della Lombardia. “Lascio senza che nessuno me l'abbia chiesto, faccio un passo indietro in questo momento di difficoltà, do l'esempio“- aveva dichiarato ai microfoni di Tgcom 24. Un passo indietro che arriva in un momento molto delicato per lui, soprattutto alla luce delle clamorose dichiarazioni rese dal suo autista, Alessandro Marmello, al settimanale "Oggi". Marmello racconta di aver lavorato come autista del Trota per 3 mesi nel 2009; nel 2011, invece, ottenne dalla Lega un contratto a tempo indeterminato firmato dal tesoriere Francesco Belsito. "Da quel momento – spiega l'autista- avrei avuto disponibilità di denaro contante per le spese relative al mio servizio". Se insomma aveva bisogno di soldi per fare benzina o occuparsi della manutenzione dell'auto, poteva andare in via Bellerio, all'ufficio cassa del Carroccio, "firmare un documento che non prevedeva giustificazioni particolari e ritirare ogni volta un massimo di 1.000 euro".
Le spese personali del Trota- Il denaro che riceveva l'autista rappresentava un corrispettivo per le ricevute e gli scontrini presentati. Il problema, però, è che tra le ricevute che presentava al partito, moltissime gli erano state date dal Trota "per coprire sue spese personali: poteva essere la farmacia, ristoranti, la benzina per la sua auto, spese varie, cose così". Marmello afferma che la situazione stava degenerando e che, per questo motivo, cominciò a chiedersi "se davvero potevo usare il denaro della Lega per le spese personali di Renzo Bossi". Per questo motivo si rivolse al tesoriere Belsito, dal quale, però, non ebbe alcuna spiegazione chiara. L'uomo, che ha dichiarato di essersi sentito il "bancomat" del Trota, cita a supporto del suo racconto un video, girato con una telecamera nascosta, che documenta il passaggio di denaro tra lui e Bossi jr.