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Renzi vuole cancellare Equitalia (ma il Pd ha già bocciato la proposta M5S per abolirla)

“Al 2018 Equitalia non ci arriva”, dice Renzi durante il #MatteoRisponde su Facebook. E in molti fanno notare come in realtà l’abolizione di Equitalia sia stata più volte proposta dal M5S e sempre bocciata dalla maggioranza.
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Lei ha presente Equitalia? Ecco, il contrario. Equitalia è stata forte coi deboli e debole coi forti e tutti noi dovremmo farci un esame di coscienza su questo sistema qui”. Così parlava Renzi nel 2012, durante il confronto con cli altri aspiranti alla segreteria del Pd alle primarie 2012 (perse contro Bersani), anticipando quella che poi sarebbe stata la linea, teorica almeno, del Governo da lui guidato in materia di recupero dell’evasione fiscale.

Insomma, non serviva il #matteorisponde di ieri sera per confermare che, sulla lotta all’evasione, il Presidente del Consiglio abbia un approccio molto critico nei confronti dei suoi predecessori e del “sistema – Equitalia”. Certo è che, dopo aver annunciato genericamente “novità”, l’aver anticipato che “Equitalia non arriverà al 2018” rappresenta un salto in avanti sorprendente e per molti versi contraddittorio. Spiega Renzi:

“Stiamo riorganizzando le Agenzie: tutto il sistema del rapporto tra il cittadino e il pubblico amministratore. Al 2018 Equitalia non ci arriva. La riorganizzazione di questo sistema prevederà un modello del tutto diverso, che sia sempre più a disposizione e non sia vessatorio verso il cittadino”.

La cancellazione di Equitalia, come ovvio che sia, non influisce sul carico fiscale complessivo, né sulla situazione debitoria degli italiani, quanto piuttosto sul loro rapporto con il fisco e le istituzioni. La riscossione di tasse e imposte, il recupero dei crediti e le altre funzioni svolte da Equitalia continuerebbero cioè a essere svolte o direttamente dall’Agenzia delle Entrate o da altri istituti di recupero. Non è dato conoscere quale sia il piano del Governo, ma di certo in Parlamento sono state diverse le proposte in tema.

In particolare, come notato da molti, è stato proprio il PD a bocciare la proposta del Movimento 5 Stelle (che della questione ha fatto un proprio cavallo di battaglia) per la soppressione di Equitalia. Si tratta del ddl “Soppressione della società Equitalia Spa e trasferimento delle funzioni in materia di riscossione all'Agenzia delle entrate, nonché determinazione del limite massimo degli oneri a carico dei contribuenti nei procedimenti di riscossione”, a firma Azzurra Cancelleri, respinta dalla Camera il 10 luglio del 2014.

In realtà, più che respinta, la proposta è stata soppressa con l’approvazione a maggioranza (271 sì e 180 no) di un emendamento a firma Causi (PD), che ha di fatto bloccato il prosieguo della discussione. Una scelta molto contestata durante il dibattito di Aula: sostanzialmente, più che bocciare l’idea dell’abolizione di Equitalia, si sostenne che la proposta M5S fosse errata perché “estendeva il perimetro dello Stato” e perché il Governo poteva procedere a una ristrutturazione del sistema di riscossione esercitando la delega fiscale.

Causi assicurava: “Noi riteniamo che i punti critici siano numerosi e le esigenze di riforma urgentissime […] Una riforma che il Governo attuerà nei prossimi mesi. l cantiere della riforma della riscossione e della riforma di Equitalia è in corso, tramite i decreti di attuazione della delega fiscale”. Era il luglio del 2014.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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