Renzi vuole cambiare il Jobs Act: “Incentivi solo per chi assume a tempo indeterminato”
Il segretario del Pd Matteo Renzi è sicuro che per creare più lavoro a tempo indeterminato la risposta sia nel Jobs Act e negli incentivi alle aziende, ma con una nuova formula. La proposta di Renzi è quella di “continuare con gli incentivi ma solo per chi assume a tempo indeterminato”. Il presupposto da cui parte è quello che il “lavoro precario deve costare di più di quello a tempo indeterminato. Se il lavoro fisso vale di più, allora deve costare di meno”, dice il segretario dem in un’intervista rilasciata al Tg1. Parlando di lavoro, Renzi dice che “il fatto che molti abbiano trovato lavoro è un passo avanti, ma non basta”.
Nei prossimi giorni è prevista la presentazione del programma del Pd e Renzi anticipa solo questo aspetto riguardante il Jobs Act. Intanto fa una promessa: “La promessa di non fare promesse”, dice spiegando che presenterà solo “cose concrete, verificabili, con coperture accanto. Noi puntiamo alla concretezza”.
Renzi torna anche sulla polemica successiva alla scelta dei candidati nelle liste in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. A chi lo accusa di aver scelto i fedelissimi, il segretario del Pd risponde negativamente: “Abbiamo scelto solo i migliori, o coloro che noi crediamo siano i migliori. Come Paolo Siani o Lucia Annibali”. “Certo – continua – qualcuno ha dovuto lasciare il posto ma è vero che in politica il ricambio dovrebbe essere normale. Se c’è qualche faccia nuova, capisco la polemica, ma è un bene”.
Infine, una battuta sul suo collegio, quello in cui è candidato a Firenze, e sui suoi sfidanti, un ex esponente del Pd per il M5s e il leghista Alberto Bagnai: “Non sono preoccupato, sono colpito, stupito. Il centrodestra che parla con la Merkel a Bruxelles nel collegio dove corro io mi mette contro uno della Lega che dice fuori dall’Euro. Ma davvero noi vogliamo mettere il Paese nelle mani degli estremisti che mettono in discussione Euro ed Europa?”. Secondo Renzi, quindi, il collegio di Firenze è “il simbolo della differenza tra il Pd e il centrodestra che è nelle mani della Lega”.