Renzi: “Salvini dà la colpa dell’eliminazione dell’Italia all’immigrazione? È uno sciacallo”
Come prevedibile, la sconfitta dell’Italia nei playoff per l’accesso ai Mondiali di calcio del 2018 ha avuto una coda polemica tra i palazzi della politica. In discussione, non solo (non tanto) le scelte della federazioni e un eventuale intervento del CONI, ma anche il modo in cui alcuni politici hanno provato a utilizzare la disfatta della Nazionale di calcio a scopo di propaganda politica.
Sotto i riflettori ancora una volta Matteo Salvini che, commentando a caldo una partita che dice di non aver visto, ha dato la colpa della prestazione degli azzurri alla eccessiva presenza di stranieri in Italia e ha chiosato utilizzando l’hashtag #StopInvasione, cui ha legato la sua campagna contro lo sbarco di profughi e migranti sulle nostre coste.
Una scelta che è stata criticatissima e contro la quale si scagli ora anche il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. “Ma dispiace vedere dei bambini e dei ragazzini in lacrime perché per tutti noi, che amiamo rincorrere una palla fin dai tempi in cui si giocava in piazza e si gridava “macchina” quando passava qualche auto, il mondiale è sempre qualcosa di magico”, scrive Renzi nella sua enews, prima di affondare il colpo nei confronti di Matteo Salvini, non risparmiando una stoccata nei confronti di Tavecchio e Ventura, che pare non abbiano alcuna intenzione di fare un passo indietro:
Chi conosce il calcio sa che gli argomenti di Salvini sono ridicoli: gli stranieri stanno in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, ovunque e ancora molti di noi hanno nella mente l’immagine della Francia multietnica campione del mondo nel 1998. Ma indipendentemente da questo credo che la serata di ieri per alcuni aspetti purtroppo “storica” imponga a tutto il movimento calcistico una riflessione, in primis al Presidente Tavecchio e al CT Ventura. Il calcio in Italia è un’emozione fantastica ma mai come in questo momento ha la necessità di essere totalmente rifondato, a cominciare da come stiamo in tribuna nelle partite giovanili noi genitori fino ai diritti televisivi e alla promozione del calcio italiano all’estero.