Renzi risponde a tono a Bersani: “Cerca l’insulto”
Il dado è tratto, o almeno così sembra, all'interno del Pd. E se fino a qualche giorno fa avevamo immaginato che la dialettica nel partito futuro avrebbe visto Renzi e Barca come i due interpreti, dopo le parole di Bersani pronunciate quest'oggi pare che il candidato premier non molli. Federico Mello ne parla in un pezzo quest'oggi, criticando il "mobbing" di Bersani nei confronti di Renzi. Il sindaco di Firenze ha risposto nel pomeriggio facendo intendere che lui è pronto sostanzialmente a combattere, e si perdonino i toni bellicosi, ma è quel che pare con una certa evidenza:
Mi spiace che Bersani cerchi l'insulto e l'accusa per di più tra persone dello stesso partito. Io ho soltanto detto insieme a tanti altri, persino la Cgil, che bisogna fare presto. Mi spiace che i destini personali di Bersani siano più importanti
Poi, senza più badare a restrizioni, Renzi ha dato delle indicazioni forti per il Quirinale, almeno nei termini delle esclusioni di alcuni nomi che il Pd terrebbe in forte considerazione, almeno sulla carta: quelli di Marini della Finocchiaro. Il primo perché fondamentalmente bocciato alle ultime elezioni nella sua regione, la seconda in memoria di esempi non proprio lodevoli, quali ad esempio la gita Ikea con tanto di scorta. Ma è la parte finale delle sue dichiarazioni a far capire quale sia effettivamente il clima e a cosa si stia davvero preparando personalmente per i prossimi mesi. Infatti , se ieri Berlusconi affermava senza mezzi termini che in caso di elezioni il candidato premier Pdl sarebbe stato lui, Renzi risponde così: "Ho sentito che si ricandida a premier, mi piacerebbe sfidarlo. Alcuni lo vogliono mandare in galera, ma io lo voglio più semplicemente mandare in pensione".