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Renzi: “Nessuna legge salva Berlusconi e non ci saranno nuove tasse”

In un’intervista a Repubblica il Premier assicura che non ci sarà nessun autunno caldo sul fronte economico, mentre per Berlusconi niente leggi ad personam.
A cura di Antonio Palma
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"È vero, la ripresa è debole. Ma non siamo messi male e il prossimo non sarà un autunno caldo", ne è convinto il Premier Matteo Renzi che in un'intervista al quotidiano Repubblica ha assicurato: "La Troika non arriverà e se mai ci fosse bisogno di una manovra, non imporremo nuove tasse. E comunque rimarremo sotto il 3% nel rapporto deficit/pil". "So bene che la ripresa è fragile, come dice Draghi, ma la narrazione degli autunni caldi è un noioso deja vu" ha attaccato il Presidente del Consiglio, escludendo categoricamente una nuova manovra economica correttiva per l'autunno. "Abbiamo un impegno di ridurre le spese di 16 miliardi, che vuol dire di circa il 2% della spesa. Cercheremo di mantenerlo. In ogni caso non toccheremo le tasse: tutti i denari che servono verranno dalla riduzione della spesa" ha spiegato il Premier, assicurando: "Ci sono le condizioni per uscire dalla crisi, basta con questo clima di rassegnazione. I cittadini hanno ancora voglia di crederci. E io non mollo di un millimetro". Ad ogni modo "definire le cifre del 2015 è prematuro" ha tenuto a sottolineare Renzi, aggiungendo: "Come sarà l'Italia a fine anno lo vedremo. A chi dice che gli 80 euro non hanno rilanciato i consumi, rispondo di aspettare i risultati consolidati. Ma si tratta di un fatto di giustizia sociale, il più grande aumento salariale degli ultimi anni". "La crescita è negativa da tempo. Avviandosi verso lo zero darebbe segnali di miglioramento" ha insistito il Premier, spiegando che per lui  "il metro chiave è il numero degli occupati. Anche questo mese più cinquantamila, ma non basta".

Nessun patto segreto con Berlusconi

Renzi ha parlato anche di riforme istituzionali e della tenuta del patto del Nazareno con Berlusconi, assicurando che non vi è alcun accordo segreto con il leader di Forza Italia e soprattutto nessuna legge ad personam. Nel patto del Nazareno "c'è scritto quello che abbiamo messo negli atti parlamentari" ha ribadito infatti Renzi, attaccando: "Ma vi pare che io firmi una cosa con Berlusconi e la metta in un cassetto? Questa è la tipica cultura del sospetto di una parte della sinistra". Berlusconi non ha chiesto una norma che gli permetta di candidarsi alle prossime elezioni, e "non credo che lo farà" ha spiegato il Premier, aggiungendo: "Del resto la Severino è una legge votata dal Pdl e sono certo che sia finito il tempo delle leggi ad personam. Basta proporre passaggi impropri tra le riforme e le utilità del leader di Forza Italia". Anche su patti futuri con Berlusconi Renzi è stato categorico: "Dopo le riforme torneremo ad essere divisi. Anzi, facciamo le riforme proprio per evitare in futuro di essere costretti a governare insieme".

Le riforme si faranno

Tornando alle riforme, sulla legge elettorale Renzi è convinto che  "i numeri ci sono anche senza Berlusconi", mentre sulla riforma costituzionale, il Premier dice sì al dialogo ma no al "culto del discussionismo". "L'obiettivo di qualcuno non era fermare la riforma ma fermare noi. Non ce l'hanno fatta. E con il referendum, che ragionevolmente si terrà tra il 2015 e il 2016, alla fine l'ultima parola sarà dei cittadini" ha dichiarato il Presidente del Consiglio, assicurando: "Con l'approvazione della riforma, questa legislatura sarà intera". Infine per quanto riguarda il futuro del Governo Renzi sembra non preoccuparsi: "Questa riforma non è la chiave di tutti i problemi, ma è il simbolo più forte. Dopo la sua approvazione, a settembre partono i mille giorni che saranno presentati entro il mese di agosto".

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