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Renzi: “Nessun ricatto sulla scuola, ma non sarebbe giusto assumere 300mila precari”

“A regime normale si assumono ogni anno 20 mila persone. Noi investiamo sulla scuola e proponiamo di farne 100 mila. I precari – che sono tre volte tanto – vorrebbero essere assunti tutti e ovviamente non è possibile perché si entra nella scuola vincendo un concorso non altrimenti”.
A cura di Redazione
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“Quest'anno con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila a settembre”. Queste parole, pronunciate da Matteo Renzi nel corso della sua partecipazione al programma di RaiUno Porta a Porta, hanno riacceso le polemiche sul disegno di legge “La Buona Scuola”, ormai fermo da settimane in Commissione al Senato. L’ipotesi che il Governo non riesca a completare l’iter per l’assunzione di circa centomila precari ha infatti determinato furibonde reazioni, sia dall’opposizione parlamentare che dai sindacati. Del resto, il primo passaggio parlamentare ha già evidenziato quale sia la portata della contestazione alla riforma della scuola e il rinvio delle assunzioni sembra essere la classica “goccia che fa traboccare il vaso”.

Il Presidente del Consiglio qualche ora fa ha provato a precisare meglio il suo pensiero, con un lungo post pubblicato sulla sua pagina facebook. Renzi ha prima di tutto ribadito quali sono i pilastri sui quali poggia il disegno di legge (centomila professori in più, una diversa organizzazione basata sull'autonomia, più soldi per la formazione e finalmente il merito nella valutazione”, ricordando come si tratti di aspetti estremamente legati fra loro e dunque rispondendo indirettamente a chi sostiene sia possibile ovviare ai ritardi semplicemente “stralciando” le assunzioni dal complesso della riforma.

Una riforma “bloccata migliaia di emendamenti che cercano di stopparne l'approvazione”, che certamente “può essere migliorata”, ma che rappresenta “ il primo provvedimento dopo decenni che mette soldi sulla scuola e restituisce continuità educativa ai nostri ragazzi”. Sul punto, l’assunzione dei precari, Renzi ribadisce: “Oggi qualcuno parla di ricatto, ma la verità è molto semplice: puoi assumere solo e soltanto se cambi il modello organizzativo. Dare più professori alle scuole impone l'autonomia degli istituti e una diversa organizzazione. Altrimenti la scuola diventa ammortizzatore sociale per i precari e non servizio educativo per i nostri ragazzi e le famiglie. […] A regime normale si assumono ogni anno 20 mila persone. Noi investiamo sulla scuola e proponiamo di farne 100 mila. I precari – che sono tre volte tanto – vorrebbero essere assunti tutti e ovviamente non è possibile perché si entra nella scuola vincendo un concorso non altrimenti”.

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