Renzi: “Mia moglie Agnese positiva al Covid, è stata vaccinata come insegnante”
La moglie di Matteo Renzi è risultata essere positiva al Coronavirus dopo aver ricevuto il vaccino di AstraZeneca. A confermalo oggi è lo stesso ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva, ospite della trasmissione L’Aria che tira, in onda su La7. “Come molte famiglia italiane abbiamo un problema di quarantena. Ha preso il Covid Emanuele, mio figlio di 18 anni, poi Agnese che si era vaccinata, con AstraZeneca. Ma si può prendere il Covid anche dopo il vaccino”, racconta Renzi.
Il senatore di Italia Viva parla della Pasqua e di come l’ha trascorsa quest’anno: “Io e mio figlio siamo andati in albergo. Ma non abbiamo avuto problemi. Quello che voglio dire è vaccinatevi! Il messaggio è, siate prudenti e vaccinatevi. Agnese ha preso il virus perché il virus è entrato in casa. Sono contento della sua grinta, è pronta domani a fare lezione da casa, ma il messaggio è: vaccinatevi!”. Agnese, la moglie di Renzi, aveva ricevuto il vaccino di AstraZeneca in quanto insegnante: quasi certamente aveva ricevuto solamente la prima dose di vaccino (considerando i tempi lunghi per il richiamo) e quindi l’immunizzazione non era completa, motivo per cui la sua positività non stupisce (oltre a non essere esclusa, in assoluto, dalla vaccinazione).
Il leader di Italia Viva assicura, invece, di non aver ricevuto lui stesso il vaccino: “Io no, non sono vaccinato”. Oltre ad aver passato la Pasqua in albergo, insieme al figlio, Renzi racconta anche di aver fatto visita – a distanza – al resto della famiglia: “A un certo punto siamo andati a trovarli a distanza, loro in giardino e noi in terrazzo”. Il leader di Italia Viva spiega come mai possa aver incontrato oggi il segretario del Pd, Enrico Letta, nonostante le regole sull’isolamento: “Ho fatto il tampone e, soprattutto, ho rispettato tutte le regole della quarantena”. Infine, sempre sulle vaccinazioni, Renzi parla anche della situazione in Italia e nell’Ue: “Un po' tutti vogliono vaccino e riaperture. Stati Uniti, Israele e Regno Unito stanno ripartendo, in Europa invece siamo un pochino indietro. Se non si riapre poi non bastano sostegni e ristori”.