video suggerito
video suggerito

Renzi: “Mai creato un sistema di potere, vogliono farmela pagare perché non ho padrini”

In una intervista a La Stampa, il Presidente del Consiglio respinge al mittente l’accusa di aver affidato al Giglio magico ruoli di primissimo piano: “Quattro o cinque toscani quarantenni o giù di lì: questo sarebbe il mio sistema di potere?”
A cura di Redazione
877 CONDIVISIONI
Immagine

“Eni, Enel, Ferrovie, Poste, Rai, Finmeccanica… Al vertice non c’è nessun fiorentino: e i vertici li ha nominati un governo da me presieduto. Sono sereno: le bugie hanno le gambe corte”. Dopo l’intervista rilasciata a Bruno Vespa durante Porta a Porta, Matteo Renzi sceglie il taccuino di Federico Geremia su La Stampa per ribadire nuovamente la sua contrarietà rispetto all’accusa di aver messo insieme un sistema di potere, basato sul cosiddetto “giglio magico”, il gruppo di suoi amici e consiglieri fiorentini che lo “accompagna” fin dall’inizio della sua avventura politica.

L’ex Presidente del Consiglio, che oggi sarà al Lingotto per lanciare la sua campagna per le primarie del Partito Democratico, attacca: “Mi viene da ridere – e poi da arrabbiarmi – quando mi accusano di aver messo su un sistema di potere. Ridicolo. Quattro o cinque toscani quarantenni o giù di lì: questo sarebbe il mio sistema di potere? Non male come accusa: soprattutto in un Paese che ha vissuto per vent’anni il clamoroso conflitto d’interessi di Berlusconi e galleggia tutt’oggi su intrecci tra banche ed editoria, credito e politica capaci di fare il bello e il cattivo tempo”.

Nella lettura di Renzi qualcuno vorrebbe fargliela pagare “per i padrini che non ho e non ho mai avuto” e il riferimento è all’inchiesta Consip, in un filone della quale è indagato suo padre Tiziano: “Sono sereno, sul suo ruolo e su quello del generale Del Sette e del ministro Lotti. Vede, voglio usare una sua espressione: noi del Giglio magico siamo fuori dai consolidati blocchi di potere. Capisco che possa non piacere, ma dovranno farci l’abitudine”.

Quanto alle primarie, spiega di non essere preoccupato della concorrenza di Orlando ed Emiliano e aggiunge di puntare al 50 percento dei voti, dicendosi sicuro del fatto che “saranno primarie belle e piene di passione, nonostante la quantità di odio che sento in giro”. Infine, anticipa quello che sarà uno degli elementi di maggior scontro durante la campagna per le primarie: "Una cosa voglio dirla subito: non sono d’accordo con la separazione dei ruoli tra segretario e premier".

877 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views