Renzi, la Corte dei Conti archivia il caso spese al comune di Firenze
Il caso delle presunte spese irregolari al Comune di Firenze al tempo in cui era sindaco l'attuale Premier Matteo Renzi è stato definitivamente archiviato dalla Corte dei Conti della Toscana. La decisione dei giudici contabili toscani è stata notificata oggi agli uffici dello stesso Comune di Firenze. Nell'ambito dell'inchiesta, i magistrati della Procura della Corte dei Conti nelle settimane scorse avevano chiesto agli uffici dell'amministrazione comunale gli scontrini delle spese sostenute dall'allora sindaco Renzi e i giustificativi, cioè le ragioni delle varie spese. Dopo aver analizzato nel dettaglio le ricevute e la documentazione, però, non sono state riscontrate irregolarità e spese al di fuori dagli scopi istituzionali, e quindi è stata chiesta l'archiviazione del caso.
Nello specifico le motivazioni dell'archiviazione riguardano la insussistenza degli elementi per avviare un’azione di responsabilità o per chiedere ulteriori approfondimenti di indagine. Il caso degli scontrini, che aveva riguardato gli anni dal 2009 al 2014, aveva scatenato numerose polemiche anche a Palazzo Vecchio con le opposizioni che chiedevano una copia degli stessi scontrini per verificare le spese sostenute dall'attuale Presidente del Consiglio. Sul caso era intervenuto anche il Sindaco Nardella che aveva assicurato che era tutto regolare.
L'inchiesta della magistratura contabile era partita a seguito delle polemiche sollevate dalle dichiarazioni di alcuni ristoratori fiorentini che avevano riferito ai giornali che Renzi era solito andare a mangiare a spese del Comune. "Io certe cose non le faccio. Ho messo on line tutte le spese, per primo in Italia. Mai fatto tavolate con moglie e amici" replicò il Presidente del consiglio, assicurando che le cene che gli venivano rinfacciate erano sempre state pagate di tasca sua.