Ius culturae, Renzi attacca il Pd: “Ipocrita proporre una legge adesso”
AGGIORNAMENTO: L'ufficio stampa di Matteo Renzi smentisce le anticipazioni della sua intervista di questa sera a ‘Porta a Porta', in merito a una sua possibile alleanza con Matteo Salvini in futuro: "La frase che viene attribuita a Matteo Renzi sull'alleanza con Salvini (‘Mai dire mai') non è mai stata pronunciata. Basterà vedere la puntata di Porta a Porta per rendersene conto".
"Trovo sia ipocrita proporre una legge che non si è avuta la forza di fare quando c'erano i numeri". Lo dice Matteo Renzi, fondatore di Italia viva, a Porta a Porta parlando dello ius culturae e della proposta di Nicola Zingaretti, che domenica ha detto che il suo partito si batterà per fare approvare lo ius culturae e lo ius soli.
"Trovo abbastanza ipocrita oggi proporre una cosa che non si è avuto la forza di fare quando c'erano i numeri, quando il presidente del Consiglio era Gentiloni. Io? Ero segretario del partito ma non ho mai avuto problemi quando c'era da mettere la fiducia", afferma Renzi durante la registrazione del programma. La proposta del Pd ha generato polemiche nella maggioranza, con Di Maio che ha colto l'occasione per attaccare l'alleato, ribadendo che lo ius soli non è una priorità dell'esecutivo giallo-rosso, e non si trova nemmeno nel programma di governo. "Poi se il Pd, come veniva detto da alcuni dei partecipanti all'iniziativa di Bologna, vuole spostarsi a sinistra, credo sia rispettabile e forse perfino comprensibile", aggiunge l'ex premier.
"Io sono quello che ha portato il Pd al 40 per cento, che non c'era mai stato. Al 18 per cento, al 16 per cento c'erano i Ds. Oggi che io non ci sono più, dovrebbero essere tornati al 30 per cento, al 40 per cento. A me interessa il piano shock di 120 miliardi per le opere pubbliche", sottolinea, parlando del suo piano per le infrastrutture, illustrato durante l'evento di Torino, lo scorso venerdì.
Renzi ragiona poi di possibili alleanze e fa una previsione: l'asse politico si sposterà presto al centro. "Tra due anni e mezzo, tre anni scommetto che la vera sfida non sarà sugli estremismi ma al centro" e "Salvini si sposterà al centro. Italia Viva è una calamita perché porterà gli estremisti al centro, dopo che Salvini ha portato i moderati a destra".