Renzi incontra Berlusconi a Palazzo Chigi. Obiettivo: blindare la legge elettorale
A quasi tre mesi dall'incontro sulla legge elettorale il Presidente del Consiglio e Silvio Berlusconi si sono incontrati a Palazzo Chigi. Lo scopo del Cavaliere era quello di serrare i tempi sulle riforme, riprendendo il discorso avviato a gennaio e puntando a chiudere in tempi brevi l'Italicum. Il timore di Matteo Renzi, dal canto suo, è che se alle elezioni europee Forza Italia dovesse fare un tonfo il partito si defilerebbe e il discorso sulla legge elettorale andrebbe re-impostato da capo, magari con una nuova maggioranza in Parlamento. Berlusconi, infatti, non avrebbe nessun interesse a chiudere il patto e favorire il duo Renzi-Grillo, che a quel punto rappresenterebbero il primo e il secondo partito del Paese.
A poco è servita la telefonata della scorsa settimana tra il primo ministro e il leader di Forza Italia, che lo avveva rassicurato che il "patto del Nazareno" avrebbe retto. "Non ti preoccupare, Matteo, il patto tiene". Quasi in contemporanea tuttavia Brunetta lasciava intendere che FI non avrebbe offerto il suo sostegno se i tempi delle riforme non fossero stati rapidi. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia ha ribadito l'aut aut: "Sulla riforma del Senato sono in alto mare – ha detto alla trasmissione Zapping – mentre la legge elettorale è insabbiata a Palazzo Madama, perché lì Renzi non ha i voti".
Intervenuto a Porta a Porta il sottosegretario Graziano Delrio ha commentato: "E' giusto per il bene del Paese che i leader si parlino e che continuino a parlarsi costantemente" sul tema delle riforme. E ha aggiunto: "Tutti abbiamo notato un certo nervosismo negli ultimi giorni da parte di Berlusconi" c'era "la necessità di sentirsi di continuare a parlarsi per un cammino che fa bene all'Italia".