video suggerito
video suggerito

Renzi (in mimetica) in visita in Libano: “Non lasceremo che sia la paura a vincere”

La visita di Matteo Renzi al contingente italiano in Libano: “Non importa quanto sia complicato il futuro, noi siamo l’Italia, e siamo orgogliosi dei nostri soldati”.
A cura di Redazione
2.771 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver parlato al Financial Times dei principali temi dell’attualità politica italiana ed europea (con un passaggio piuttosto deciso sui tira e molla in sede comunitaria per quel che concerne la questione profughi), il Presidente del Consiglio si è recato in Libano, per un incontro con le autorità locali e per una visita al contingente italiano, che guida la missione internazionale. Davanti ai militari della missione UNIFIL della base di Shama (che si trova nel Libano meridionale), il Presidente del Consiglio (in mimetica) ha parlato delle sfide cui siamo di fronte in un momento in cui l’ombra del terrorismo sembra affacciarsi nelle nostre vite quotidiane: “È un momento in cui vorrebbero farci chiudere in casa, in cui la tensione sembra prevalere, a causa di attentati che hanno messo in discussione il nostro modo di vivere. Ma non bisogna farsi chiudere dalla paura. Dobbiamo lavorare anche venendo in questi luoghi difficili, consapevoli della nostra appartenenza”.

In tal senso il ruolo di missioni come queste, portate avanti da militari di cui “l’Italia è orgogliosa” (ricordiamo che in Libano vi sono circa 1.100 militari italiani, inquadrati nel comando della joint Task Force Lebanon – Sector West, su base Brigata alpina "Taurinense”, che gestiscono anche altre forze militari di altri Paesi che partecipano all’operazione UNIFIL) e ai quali va "la riconoscenza dei cittadini, oltre quella del Presidente del Consiglio".

Del resto, ha continuato Renzi, “i caschi blu impegnati in missione non rappresentano solo l'uguaglianza, ma hanno anche un tricolore”, che non è “solo un'immagine cromatica”, ma ha un profondo significato: “È un simbolo di quanto di più caro abbiamo nel cuore e nell'anima. Siamo l'Italia, orgogliosa della sua cultura e della sua storia ma anche dei suoi soldati. Viva l'Italia, via la stabilità, viva la capacità di stare dentro l'Onu a testa alta”.

2.771 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views