Renzi: “Il reddito di cittadinanza è un fallimento, sussidio diseducativo e clientelare”
Ultimamente il reddito di cittadinanza è uno dei temi affrontati più spesso da Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha prima lanciato un referendum per abolirlo, annunciando che la raccolta firme partirà dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, poi è stato travolto dalle polemiche per un video diffuso sui social del partito, tratto da uno degli incontri di presentazione del suo nuovo libro. Ora Renzi torna sull'argomento nella sua ultima enews, chiarendo ancora una volta la sua posizione e rispondendo alla pioggia di critiche arrivate dopo la clip video. Certo, la posizione del senatore fiorentino resta la stessa: "Il reddito di cittadinanza è un fallimento".
Renzi si difende, attaccando chi "non vuole studiare ma preferisce odiare mi ha manganellato sui social per tre giorni, dicendo che io voglio far soffrire la gente". Poi spiega: "La verità è che il reddito di cittadinanza non funziona, tutti lo sanno, nessuno lo ammette". E annuncia: "Io sono pronto a discutere delle misure per lottare contro la povertà, ma questa misura non può essere il sussidio diseducativo e clientelare che non ti avvicina al lavoro, come dimostrano i dati". Secondo il leader di Italia Viva "il lavoro si crea con il JobsAct e con Industria 4.0, non con il Reddito e i Navigator". Poi, "se uno non ce la fa deve essere aiutato dalla comunità, ma bisogna creare le condizioni perché almeno ci provi". La posizione del senatore fiorentino è chiara: "Questo è uno spartiacque culturale enorme".
Renzi annuncia anche di essere pronto a "un dibattito pubblico con chiunque su questo tema". E attacca ancora l'avversario principale dell'ultimo anno: "Sto ancora aspettando che Conte accetti un dibattito pubblico sulle rispettive collaborazioni professionali, magari possiamo allargare a reddito di cittadinanza, immigrazione, economia, politica estera". Proprio sul leader in pectore del Movimento 5 Stelle insiste: "Nel frattempo, cresce il numero di chi mi dice ‘mi stai sulle scatole, sei antipatico, ma ti devo ringraziare perché aver mandato a casa Conte, permettendo l’arrivo di Draghi, ci ha salvato, grazie'. Parole che arrivano anche da persone che, fino a qualche mese fa, ci davano degli irresponsabili". E rivendica ancora: "Italia Viva ha salvato l’Italia dai pieni poteri prima a Salvini e poi a Casalino".