Renzi: “Mio unico interesse è ridurre la disoccupazione”. Della Valle: “E’ in tilt”
“A me sta a cuore ridurre la disoccupazione” in Italia e “per far questo metteremo in campo tutte le misure necessarie”. Parola di Matteo Renzi che, durante la visita del quartiere generale della Fiat Chrysler a Detroit, ha rilanciato i suoi obiettivi di governo auspicando “come ce l’hanno fatta i 15.000 dipendenti Chrysler in questo edificio, l’obiettivo è poter dire che così ce la faremo anche in Italia”. Quindi ha ribadito: “Non sono interessato alla discussione tra le correnti politiche ma a ridurre la disoccupazione. Non mi interessa cosa pensa questo o quell'esponente del mio partito ma di restituire un po' di lavoro al nord come al sud. La mia unica, grande e straordinaria preoccupazione è ridurre il numero di disoccupati in Italia e per far questo faremo tutto il necessario”.
Orgoglioso dell"italiana' Fiat
Quindi ha parlato della Fiat, evidenziando come “da italiano”, si dica "orgoglioso che ci sia FCA", "è una scommessa che ci piace, l'idea del Made in Italy che vogliamo supportare e difendere”. E ancora: "A quelli che dicono che la Fiat perde la sua italianità, io dico che sono interessato a che diventi internazionale ma mi interessa che gli ingegneri italiani abbiano più possibilità e che gli stabilimenti facciano più innovazione", ha aggiunto Renzi, ricordando poi che lo stato italiano "non dà soldi alla Fiat" e, per tutte le aziende, "deve eliminare gli ostacoli per investire e creare posti di lavoro".
Art.18, reintegro crea lavoratori di serie B
Renzi ha parlato anche di altri questioni. Dall’art.18 (“Se è una scelta, bisogna chiedersi se è la scelta migliore per il sistema italiano, ed è una scelta che assicura la riduzione della disoccupazione”, aggiungendo “Il reintegro non è il meglio se crea lavoratori di serie B”) al partito, in merito al quale ha allontanato l’ipotesi di spaccature: “Non vedo questo rischio. Io non sono interessato alla discussione tra le correnti politiche, ma a ridurre la disoccupazione. Non mi interessa cosa pensa questo o quell’esponente del mio partito, ma di restituire un po’ di lavoro al Nord come al Sud..”.
Appoggio di Marchionne
E Renzi ha incassato l’endorsement di Sergio Marchionne: “Continuiamo ad appoggiare Renzi per l’agenda di riforme che sta portando avanti. È essenziale avere un indirizzo chiaro e penso che ce lo stia dando”, sono le parole dell’ad di Fiat-Chrysler, aggiungendo che da parte di Fiat “c’è impegno a sviluppare attività in Italia”. “Io ho assorbito un certo numero di critiche dal sistema italiano e a dire la verità me ne sono fregato”, ha aggiunto l’ad di Fca, suggerendo al premier di fare lo stesso.
Della Valle: "Renzi e Marchionne sono due grandissime sole"
"E' l'incontro fra due grandissimi sòla". Diego Della Valle commenta così l'incontro tra il premier e l'ad di FCA. Renzi ha fatto tilt – continua Della Valle intervistato a Otto e Mezzo – è in stato confusionale, pensa di poter dire qualunque stupidaggine e contraddirla il giorno dopo. Dice che combatte i poteri forti ma oggi era a casa di un potere forte. Renzi non ha mai lavorato e quindi non può parlare di lavoro come noi. Pensavo fino a qualche mese fa che potesse essere una risorsa per il paese e invece non ha fatto una sola cosa di quanto ha promesso. L'unica iniziativa è stata dare gli 80 euro, copiando quello che ho fatto io nella mia azienda".