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Renzi: “Grillo fischia l’inno? Io sono italiano e non lo faccio”

Matteo Renzi, ospite di Giulia Innocenzi nella prima puntata di “Anno Uno”, ha risposto alle domande dei giovani in studio ed è tornato sui fatti avvenuti sabato a Roma in occasione della finale di Coppa Italia all’Olimpico.
A cura di S. P.
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Partecipando alla trasmissione di La7 “Anno uno” il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha toccato diversi argomenti, in particolare è tornato sui fatti di sabato scorso avvenuti a Roma in occasione della finale di Coppa Italia, e ha parlato anche di Beppe Grillo. Con il leader del Movimento 5 Stelle il premier ha detto che sarebbe disposto a confrontarsi: “Ma perché Grillo non viene a fare un dibattito invece di urlare solo dalla piazza? Io lo farei volentieri un dibattito con Grillo”, ha spiegato Renzi il quale ha osservato come la gente sperava che cambiasse qualcosa con Grillo “ma quel cambiamento che lui aveva promesso non solo non l'ha fatto ma lo stiamo facendo noi senza il M5S”. A proposito della partita all’Olimpico, di Genny ‘a carogna e dell’aggressione al tifoso napoletano Ciro Esposito, Renzi ha sottolineato come “chi spara è un criminale” e che non va messo in mezzo il calcio. “È molto facile cercare di portare la questione politica in un terreno di scontro delle parti. Bisogna consentire alla magistratura di chiarire le responsabilità, chiarire chi ha sparato partendo dalla speranza che Ciro Esposito si rimetta. Ma lo Stato c'è e continuare a dire che lo Stato non c'è è ingiusto e offensivo”, ha aggiunto Renzi.

La maglietta di Genny ‘ carogna e i fischi all’inno di Mameli – Dell’ultrà napoletano sulle grate dell’Olimpico Renzi ha parlato di una scena triste soprattutto per la maglietta che indossava: “Inneggia a una persona condannata in via definitiva per aver assassinato un funzionario di polizia. Quando penso a Raciti penso al fatto che sua figlia ha detto parole che da presidente del Consiglio mi hanno fatto venire i brividi e mi fanno male, ‘io me ne voglio andare via dall’Italia’”. E anche Renzi, come tra l’altro ha fatto Grillo parlando da Napoli, è tornato sui fischi all’inno di Mameli rispondendo alle domande dei giovani presenti in trasmissione: il premier ha spiegato come rimanere lì ha significato non vergognarsi e non lasciare lo stadio a chi fischiava e, replicando in qualche modo a Grillo, ha detto che lui, da italiano, non avrebbe mai fischiato.

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