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Renzi: “Generazioni di italiani hanno fatto da formiche, mentre i politici facevano le cicale”

Il Presidente del Consiglio, incontrando la comunità italiana a Sydney: “Fare meglio di quelli di prima è il nostro obiettivo. Basta con la filosofia del piagnisteo”.
A cura di Redazione
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“Ci sono state generazioni di italiani che hanno fatto la formica e una generazione di politici che ha fatto la cicala”: con queste parole il Presidente del Consiglio Matteo Renzi (in foto con il primo ministro australiano Abbott durante il G20 di Brisbane) si è rivolto alla comunità di italiani di Sydney. Un incontro di cui Renzi si è detto onorato, in quanto “primo Presidente del Consiglio italiano a visitare l’Australia, un’emozione grande, incredibile”, e durante il quale ha rilanciato l’azione del suo Governo nel segno della “discontinuità” con il passato: “Fare meglio di quelli di prima è il nostro obiettivo. Basta con la filosofia del piagnisteo”. Del resto, secondo Renzi, solo facendo le riforme il Paese può uscire dalla crisi perché “non si investe se non si cambia il Paese” e proprio il ricordo dei sacrifici fatti dagli emigranti deve spingere la classe politica a moltiplicare gli sforzi: “Apparteniamo a una generazione che ha ancora nella mente la storia di quelle emigrazioni drammatiche. Ma è una grande lezione quella che ci viene dal mondo anglosassone, si può anche cadere, l'importante è sapersi rialzare”.

Non è mancato poi un pensiero alla delicata situazione legata al maltempo in Italia: “Quando come primo atto di governo ho costituito un'unità di missione contro il dissesto idrogeologico mi hanno deriso. Ora spero sia chiaro il motivo: ci sono vent'anni di politiche del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centrosinistra”. In mattinata poi il Presidente del Consiglio, nel corso di un colloquio con SkyTg24, aveva ribadito che il suo è “il Governo del cambiamento e la realtà, che è più forte dei pregiudizi, è qui a dimostrarlo”, spiegando di “rispettare le critiche e le proteste”, ma di essere intenzionato ad andare avanti sulle riforme: “È finito il tempo in cui bastava mettere in campo una manifestazione per mettere in crisi un Governo. Soprattutto perché questo Paese deve tornare ad essere leader e non fanalino di coda nel contesto internazionale”.

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