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Renzi: “Ereditiamo guasti di decenni”. Ma i sindacati bocciano le modifiche al ddl scuola

Il Presidente del Consiglio risponde alle critiche sul ddl La buona Scuola e promette interventi in Parlamento. Ma i sindacati bocciano le aperture del Governo.
A cura di Redazione
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Questa mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva anticipato la volontà del Governo di trattare sulle modifiche al disegno di legge sulla scuola, in particolar modo per quel che concerne i nuovi poteri che saranno attribuiti ai presidi (ma senza stravolgere l’impianto de “La Buona Scuola”, soprattutto per quel che concerne i “premi” e gli avanzamenti di carriera ai professori).

Poi, lo stesso Matteo Renzi aveva scelto di rispondere ad alcune perplessità di professori ed addetti ai lavori direttamente dal suo profilo twitter, spiegando come in realtà il Governo dovesse fare i conti con i danni ereditati dalle precedenti riforme di settore:

Nell’incontro di oggi, invece, le cose sembrano essere andate diversamente. Una delegazione sindacale (comprensiva dei leader di Cgil, Cisl e Uil) ha infatti incontrato una rappresentanza del Governo (Boschi, Madia e Giannini), ribadendo le proprie perplessità rispetto al provvedimento di riforma della scuola. Ma soprattutto, aggiungendo un giudizio fortemente negativo anche sulle proposte di modifiche introdotte in queste ore, come ha specificato Susanna Camusso: “Gli emendamenti approvati non modificano la sostanza. Non c’è soluzione per l'assunzione dei precari, la centralità del contratto, la questione delle funzioni della dirigenza e le premialità”. Barbagallo della Uil, pur apprezzando le aperture al dialogo, conferma il giudizio negativo: “Sforzi insufficienti, precariato, valutazione e contratto: sono questi i tre punti su cui chiediamo interventi”. Secca anche Annamaria Furlan, della Cisl: “Ognuno di noi vuole una buona scuola. Fare una buona riforma significa non solo ascoltare ma tenere conto di quello che il sindacato propone, sforzandosi di accogliere le questioni che noi stiamo ponendo”

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