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Renzi: “È l’Europa ad aver bisogno dell’Italia. Adesso serve riflessione su flessibilità”

Il Presidente del Consiglio ha riferito al Senato sui contenuti dell’imminente vertice europeo del 23 e 24 ottobre.
A cura di Redazione
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AGGIORNAMENTO – Dopo la rinuncia alla replica e le dichiarazioni di voto sulla mozione della maggioranza, il Senato si è espresso: sono stati 152 i voti a favore, 107 i contrari e 4 gli astenuti. Bocciate altre 5 mozioni dell'opposizione, mentre la mozione Calderoli è stata approvata con 223 sì. Nel pomeriggio Renzi, che non ha atteso il voto sulle mozioni, sarà alla Camera dei deputati.

Nella giornata di oggi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà impegnato in Parlamento, dove riferirà alle Camere sui contenuti dell'imminente vertice europeo, in programma il 23 e 24 ottobre a Bruxelles. Si tratta di un vertice sulla politica estera (con le questioni Isis ed Ebola in primo piano), ma soprattutto sulle scelte economiche dell'Eurozona (con una specifica sessione di lavoro che sarà dedicata alle scelte in materia di politica energetica); per inciso, si tratterà anche dell'ultimo atto da Presidente del Consiglio Europeo del belga Van Rompuy, che sarà sostituito da Donald Tusk.

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E nella sua relazione Renzi ha toccato nello specifico i punti in agenda a Bruxelles, premettendo che il "clima nella comunità economica internazionale sta rapidamente cambiando" e chiarendo come la vera priorità delle istituzioni europee deve essere quella di favorire la crescita economica: "L'Fmi, non un gruppo di rivoluzionari socialisti, ha evidenziato come il focus sulla crescita sia assolutamente prioritario […] Non è rinviabile una discussione su come uscire dai margini stretti del solo rigore e su come reimpostare una strategia che vede oggi i paesi Europei largamente deficitari". Del resto, ha proseguito: "L'Europa è la Cenerentola dello sviluppo mondiale, non è solo un problema dell'Italia […] Noi ogni anno diamo 20 miliardi al bilancio europeo, spendendone invece meno della metà, anche per colpa nostra. Ma in ogni caso, ogni volta che andiamo ai consigli europei non siamo degli osservati speciali che hanno dell'Europa l'immagine severa e arcigna di una maestra che ci spiega cosa fare. Siamo invece un Paese che deve svolgere un percorso di riflessione e che lo sta facendo perché vuole farlo". Poi Renzi ha rivendicato il percorso di riforme strutturali intrapreso in questi mesi dal Governo con la collaborazione del Parlamento: "Noi stiamo facendo la nostra parte per i nostri figli, non ci lasciamo influenzare dalle dichiarazioni a mezzo stampa di collaboratori più o meno vicini ai colleghi presidenti del Consiglio o della Repubblica di altri Paesi europei".

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