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Renzi: “È finito il tempo dei rinvii, subito riforma del Senato e abolizione Cnel”

Il Presidente del Consiglio presenta il disegno di legge per le modifiche costituzionali: “Basta con i rinvii, riforme che servono al Paese”. Il Senato si chiamerà Senato delle Autonomie.
A cura di Redazione
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"Il Senato non vota la fiducia. Non vota le leggi di bilancio. Non è eletto. E non ha indennità: i rappresentati delle Regioni e dei Comuni sono già pagati per le loro altre funzioni". Sono ancora questi i paletti che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi considera non modificabili per quel che concerne la trasformazione del Senato impostata nel disegno di legge costituzionale appena approvato dal Consiglio dei ministri. Una proposta che arriva assieme alla riforma del Titolo V e all'abolizione del Cnel, annunciate nella conferenza stampa finale e spiegate più nel dettaglio dal ministro per le Riforme ed i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi. Una conferenza aperta proprio da Renzi, che ha spiegato come "sono i benaltristi, coloro che dopo vent'anni di discussione sul bicameralismo perfetto ancora credono che questo non sia un problema, i nemici del cambiamento", chiarendo che "questa è la volta buona e non c'è più tempo per i rinvii". Per il premier non c'è alcun dubbio che il percorso delle riforme non possa arrestarsi e assicura "tempi certi e rapidi" per i primi passaggi parlamentari della legge: "Io non sono qui per occupare una seggiola, sono qui per cambiare l'Italia. E chi ostacola il cambiamento sarà minoranza in Parlamento e nel Paese".

Senato delle Autonomie avrà 148 membri – Il ministro Boschi ha poi spiegato nel dettaglio il provvedimento, confermando la bozza del 12 marzo sul ddl costituzionale, ma anticipando alcune modifiche. Il futuro Senato "si chiamerà Senato delle Autonomie" e sarà composto da 148 persone; 21 nominati dal Quirinale e 127 rappresentanti dei Consigli Regionali e dei sindaci. Il disegno di legge prevede "una composizione paritaria di tutte le Regioni e tra Regioni e sindaci", ma c'è "la disponibilità a esaminare una composizione proporzionale al numero degli abitanti di ciascuna Regione", ha detto ancora la Boschi. Gli ex presidenti della Repubblica e gli attuali senatori a vita faranno parte del futuro Senato delle Autonomie.

Renzi: "Stop alle riforme? Tutti a casa" – "Conferma che andrebbe a casa se le riforme non passeranno?". "Confermo tutto, ma deve essere chiaro che anche chi frena andrebbe a casa". E' uno dei punti chiave dell'intervista concessa da Matteo Renzi a Sky Tg24 a margine della conferenza stampa a Palazzo Chigi sui contenuti del ddl di riforma costituzionale. "Andare al voto? Non ci voglio nemmeno pensare, nel senso che non voglio stare a fare la minaccia ‘sennò vi porto a votare', intanto perché non spetta a me ma al presidente della Repubblica" dice Renzi.

 

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