video suggerito
video suggerito

Renzi e Calenda ancora uniti contro Schlein: “Perderebbe pure le condominiali”, “È sempre più marginale”

Nonostante la rottura tra Azione e Italia Viva, Renzi e Calenda rimangono d’accordo su Elly Schlein. Per il primo “non riuscirebbe a vincere nemmeno le condominiali” per il secondo “dice tante cose belle, ma non propone mai come farle”.
A cura di Annalisa Girardi
61 CONDIVISIONI
Immagine

La rottura tra Matteo Renzi e Carlo Calenda non ha comunque diviso i due leader del Terzo polo quando si parla del Pd di Elly Schlein. "Funziona per vincere le primarie, ma – come sempre – chi rappresenta la sinistra massimalista entusiasma la curva degli ultras e poi perde tutte le elezioni, anche quelle condominiali", ha detto oggi l'ex presidente del Consiglio, parlando della segretaria dem in un'intervista a Il Giornale.

"L'alternativa a Meloni o sarà riformista o non sarà. Il modo per attaccare Meloni è chiederle conto delle sue contraddizioni, non gridare al fascismo. Perché non c'è il fascismo alle porte. E sarà bene che se ne facciano una ragione anche i protomartiri tv che hanno raccontato di lasciare la Rai in nome della democrazia e in realtà vanno solo fare cose diverse o pagate meglio", ha aggiunto Renzi. Per poi ribadire: "Il petardo Schlein ha fatto recuperare qualche tessera in sezione e qualche copia in edicola. Ma alla fine fare politica richiede talento e coraggio delle scelte: l'armocromista non ti salva se non hai un progetto per il Paese".

Parole dure sono arrivate anche da Calenda, intervenuto a Mattino 5: "Che senso ha fare politica se quando il tuo avversario propone una cosa e tu, a prescindere, dici che è sbagliata anche se giusta, come ha fatto la sinistra sul taglio del cuneo fiscale? Se la sinistra e Schlein fa questo rimarrà sempre più marginale perché gli italiani vogliono che vengano risolti i problemi".

E sull'invito a sedersi al tavolo con i leader del centrosinistra, Elly Schlein appunto e Giuseppe Conte, Calenda ha detto: "Oggi c'è un invito a cercare di dialogare e di fare ancora Calenda-Conte, quindi il Movimento Cinque Stelle-Azione, insistono, diciamo. Ma non è possibile questo. Non è possibile questo perché io con Conte non condivido nulla. Io sono per fare i termovalorizzatori, per ritornare al nucleare, per fare le infrastrutture e sono contrario al reddito di cittadinanza. C'è una cosa su cui si può lavorare col Partito Democratico: la necessità di prevedere un Reddito Minimo Contrattuale per i lavoratori poveri. Perché oggi ci sono persone, penso al contratto della vigilanza, che guadagnano 4 ore e mezzo all'ora e questo non è accettabile".

E ancora: "Su questo si può fare un lavoro sia con il governo, che con le opposizioni. Ma su singole cose, perché per il resto, vede, il problema della Schlein è che Schlein dice tante cose belle, no? Voglio il Green, voglio l'equità, eccetera l'unico dettaglio è che non spiega mai come propone di farle".

A lanciare un appello per un tavolo a tre era stato l'ex ministro Graziano Delrio, del Pd. Che in un'intervista al Corriere della Sera ha detto: "Ci vuole un cantiere aperto dove ci si mette lì e si costruisce il muro delle opposizioni, con proposte concrete. Senza perdere altro tempo, si faccia un tavolo Schlein, Conte e Calenda. Devono assumersi questa responsabilità e mettersi all'opera subito. C'è molta sofferenza su salari e sanità. Schlein non ha colpe nella sconfitta delle amministrative però ha il dovere di agire: c'è la necessità di proposte concrete che parlino alla gente".

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views