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Renzi durissimo contro Conte sul Recovery: “Task force non può sostituire governo e Parlamento”

Matteo Renzi attacca il governo e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul Recovery plan: “Il governo non può essere sostituito da una task force. Il Parlamento non può essere sostituito da una diretta Facebook”. Il leader di Italia Viva lancia anche una sorta di ultimatum a Conte: “Se ha bisogno di qualche poltrona le comunico che ce ne sono tre: due da ministro e una da sottosegretario”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, va all’attacco del governo e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la discussione in corso al Senato sul Consiglio Ue e sulla riforma del Mes. Renzi attacca: “La task force non può sostituire il Parlamento: dov’è il sindacato? Ma non è solo un problema di metodo, anche di merito. Come si fa a dare 9 miliardi alla sanità. Io al governo misi 7 miliardi alla sanità e si parlò di tagli. Per me ce ne vogliono il doppio, il triplo”. Renzi continua criticando il governo soprattutto sul capitolo Recovery plan: “I duecento miliardi sono una conquista ma anche una grande responsabilità: noi non scambieremo il nostro sì alla proposta di governance con uno strapuntino. Non stiamo chiedendo che nella cabina di regia ci sia uno nostro. Il 22 luglio abbiamo chiesto una cosa: di fronte ai 200 miliardi da spendere o il parlamento fa un dibattito vero, oppure perdiamo la dignità delle istituzioni”.

Proprio sulla sanità attacca ancora il senatore di Italia Viva: “Chi ha deciso? Ne servono il triplo, serve il Mes. Ed è normale che al turismo vadano 3 miliardi? Chi lo ha deciso? Il turismo è una delle voci principali della ripartenza, specie al Sud, ma vi sembra normale che il Parlamento stia zitto?”. Ancora, Renzi attacca: “Il governo non può essere sostituito da una task force. Il Parlamento non può essere sostituito da una diretta Facebook”.

Il leader di Iv lancia anche una sorta di ultimatum a Conte: ”Signor presidente, visto che i suoi collaboratori chiamano le redazioni dei giornali dicendo che noi siamo in cerca di una poltrona, le comunico che se ha bisogno di qualche poltrona le comunico che ce ne sono tre: due da ministro e una da sottosegretario”. Poi Renzi conclude parlando della riforma del Mes: “Presidente Conte, i 18 senatori di Iv le augurano buon lavoro e la invitano a schierare l'Italia dalla parte dell'europeismo e non del sovranismo. Davanti alla crisi pandemica, l'Ue stavolta ha risposto battendo un segno positivo e il nostro Paese è stato protagonista di questa svolta. La riforma del Mes è un piccolo passo avanti, ma nella giusta direzione”. Al termine del suo intervento Renzi è stata applaudito da tutto il centrodestra e anche Matteo Salvini, leader della Lega, si è avvicinato a lui e i due si sono messi a parlare per un po’.

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