Renzi “difende” il governo: “Con il 2,04% l’Ue non può avviare la procedura d’infrazione”

L'ex presidente del Consiglio e attuale senatore del Partito Democratico, Matteo Renzi, difende il governo. Commentando le dichiarazioni del commissario europeo agli Affari Economici Pierre Moscovici, che stamattina ha "bocciato" la proposta di revisione della legge di bilancio avanzata dall'esecutivo Conte, Renzi ha evidenziato: "Allora. Non sono certo uno che sostiene il Governo. Anzi! Sono tra i pochi che ha sempre alzato la voce. Ho fatto opposizione in modo netto e forte. Penso anche che questa manovra sia sbagliata, che la sceneggiata di Di Maio sul balcone sia stata un'assurdità totale, che questa ManfrinaDelPopolo abbia fatto perdere tanti soldi agli italiani. Detto questo: non prendiamoci in giro. Alcune dichiarazioni che arrivano oggi da Bruxelles sono inaccettabili".

Proseguendo, l'ex presidente del Consiglio ha sottolineato: "Se l'Italia passa da 2,4 a 2,04 il nostro Governo fa una figuraccia ma se l'Italia sta al 2,04 l'Europa non può e non deve aprire una procedura di infrazione. Sono un senatore dell'opposizione ma prima di tutto sono un italiano che crede nell'onestà intellettuale. La manovra fa schifo, il Governo ha sbagliato tutto, ma con il 2.04 l'Europa non ha alcun diritto di aprire una procedura".

Come detto, la presa di posizione di Renzi scaturisce dalle dichiarazioni pubbliche del commissario Moscovici. In mattinata, durante un'audizione al Senato francese, Moscovici ha commentato la proposta italiana e sostenuto che seppur il calo del deficit dal 2,4 al 2,04% è un segnale che va nella giusta direzione, l'azione italiana non sarebbe ancora sufficiente, ergo non salverebbe il Belpaese da un'eventuale procedura d'infrazione.