Renzi dice che se il Pd non corre alle elezioni con lui è colpa dell’astio di Letta
Matteo Renzi rischia di correre da solo alle prossime elezioni, con la sua creatura – Italia Viva – che al momento viaggia intorno ai due punti e mezzo nei sondaggi politici. Negli ultimi giorni dal Nazareno è filtrato tutto e il contrario di tutto: prima i retroscena che mettevano in chiaro che, per il Pd, presentarsi alle elezioni con Renzi finirebbe per portare più contro che pro, poi l'apertura – per nulla convinta – di Enrico Letta. Il 25 settembre Italia Viva potrebbe presentarsi in solitaria e lo stesso Renzi, a questo punto, non lo esclude: "È l’ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante – dice in un'intervista al Corriere della Sera – Se prevale l’intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo. Ma se ciascuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, beh, non ci conoscono".
Poi Renzi parla del suo rapporto con Enrico Letta, che dal famoso "stai sereno" non si è mai davvero ricucito: "Se c’è un veto politico su di noi ne prendiamo atto. E dopo le elezioni ciascuno risponderà delle sue scelte – spiega il senatore fiorentino – In una coalizione che va da Fratoianni a Toti passando per Brunetta, Gelmini e Orlando qualcuno mette veti su di noi? Per cosa? Forse perché siamo stati gli unici a proporre Draghi mentre loro inneggiavano a Conte creandone il mito di ‘fortissimo riferimento progressista'?". E ancora: "Se invece il veto è legato all’astio di Letta per le vicende del 2014, non possiamo farci niente – insiste – per noi conta la politica non i rancori personali".
Quanto al candidato di questa possibile coalizione di centrosinistra, senza Movimento 5 Stelle, per Renzi il migliore sarebbe il presidente dell'Emilia Romagna: "Stefano Bonaccini ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra e ha fermato Salvini nel momento in cui sembrava impossibile – sottolinea il leader di Italia Viva – Bonaccini ha fatto meno campagne elettorali di Letta, ma ne ha vinte qualcuna in più".