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Renzi dice che non farà da stampella al governo sulla Manovra: “Meloni non fa che aumentare le tasse”

“Sono pronto dare una mano al Paese non al governo che aumenta le tasse. Se sono pronto a fare da stampella a Meloni? Assolutamente no”: lo ha detto Matteo Renzi, parlando della Manovra.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Renzi dice che non farà mai la stampella del governo Meloni. "Sono pronto dare una mano al Paese non al governo. Se mi chiede se sono pronto a fare da stampella al governo le rispondo di no. Il governo, nonostante il mio ottimo rapporto con alcuni ministri, ha fallito", ha detto il leader di Italia Viva a "In Mezz'ora" su Rai 3.

"Il governo non sta rispondendo agli italiani. Non ha fatto una cosa, non ha risolto un problema", ha aggiunto. Per poi puntare il dito contro l'esecutivo, accusandolo di aumentare solo le tasse: "Meloni ha fatto una legge di Bilancio che aumenta le tasse. Aumenta l'Iva su pannolini, latte in polvere, aumentano le tasse sulla casa. Con Berlusconi il centrodestra le tasse non le voleva e non le aumentava. La premier è empatica e indugia al vittimismo – ed io sono solidale a riguardo della sua famiglia – ma la verità è che ha aumentato le tasse, come l'anno scorso ha aumentato il costo della benzina".

Renzi ha quindi proseguito: "Questi vanno al 2027, la tenuta della maggioranza non è a rischio, quella dei conti delle famiglie è molto a rischio: ci sono gli aumenti sui mutui a tasso variabile, e non è colpa di Meloni ma della Bce; c'è un problema di benzina, che in piccola parte è colpa anche di Meloni che ha aumentato le accise ma comunque dipende dalla situazione internazionale; c'è l'inflazione che è colpa della situazione internazionale. Poi questi aumentano anche l'Iva sui pannolini, fra un po' tassano anche l'aria… Fra la destra che tassa e la sinistra che vuole la patrimoniale l'unica chance è il centro".

Sulla coesione della maggioranza l'ex presidente del Consiglio ha aggiunto: "Faccio una previsione, vediamo se mi smentiscono. Penso che la tenuta della maggioranza sia molto forte. Non si dividono, non sono il Pd che si divide in 28 parti".

Il leader di Italia Viva ha anche commentato la situazione internazionale, in particolare per quanto riguarda il conflitto in Medio Oriente: "La vicenda Israeliana si inserisce in una situazione da maionese impazzita che nessuno sa controllare: Ucraina, Afghanistan, Nagorno Karabak, Israele, situazioni in cui la politica non tocca palla. Il fatto che i sauditi fossero pronti ad un accordo complessivo con Israele ha creato la reazione dei terroristi di Hamas, sostenuti dall'Iran. Non è uno scontro tra sunniti e sciiti, ma tra riformisti e radicali. Il problema è che il caos cresca e la politica deve farsi sentire. Per la prima volta sono preoccupato per il pianeta".

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