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Renzi: “Toglieremo 18 mld di tasse”. Contestato dalla Fiom a Bergamo

Premier accolto dai fischi del presidio Fiom, davanti alla ditta Persico. Lui promette: “Taglieremo l’Irap e nella legge di Stabilità taglio alle tasse per 18 miliardi”.
A cura di Redazione
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Matteo Renzi fischiato in provincia di Bergamo. Il presidente del Consiglio è arrivato all'assemblea di Confindustria alla fabbrica della Persico, a Nembro, dove è stato contestato da una delegazione di Fiom delle fabbriche della zona.

Ore 17.40 – "Nella prossima finanziaria il 18 non sarà l'articolo ma saranno i miliardi che noi taglieremo con le tasse. L'Italia con questa legge di stabilità compie così la più grande opera di taglio delle tasse". Ha anche sostenuto il presidente del Consiglio nel suo intervento a Nembro all'assemblea di Confindustria. "Se noi togliamo per i nuovi assunti l'articolo 18 e il prelievo fiscale per i primi due anni il contratto a tempo indeterminato diventerà vantaggioso. È una grande sfida ma siamo pronti a affrontarla".

Ore 17.33 – Renzi conclude il suo discorso: "arriveremo a fine legislatura con Paese trasformato" – "Vi chiedo non di dare una mano a me, ma all'Italia. Smettiamo di litigare. Dobbiamo guardarci negli occhi. Noi abbiamo iniziato facendo le riforme. Europa e mondo hanno bisogno dei valori targati Italia".

Ore 17.30 – Renzi: "Dal 2015 va abolita la componente lavoro dell'Irap–  "Non ho mai visto una tassa bella, ma una che manda fuori di testa è l'Irap nella componente lavoro. Dal 2015 sarà abolita. Vale 6 miliardi di euro", dice il presidente del Consiglio avanti alla fabbrica Persico, a Nembro.

Ore 17.28 – Renzi: Liberiamo 1 miliardo da patto di stabilità – Nella legge di stabilità saranno "liberate" risorse per i Comuni per 1 miliardo di euro grazie a un ‘allentamento' del patto di stabilità. Ha poi annunciato il premier dal palco dell'assemblea di Confindustria Bergamo, rispondendo così anche alla polemica sollevata poco prima dal presidente della Regione Roberto Maroni. "Nella stabilità – ha detto Renzi – pensiamo di liberare spazi di patto per i Comuni per 1 mld euro" il che "significherà un miglioramento dei margini del 77%» a favore degli enti locali". Renzi ha quindi spiegato che così il "patto stabilità viene a rimpicciolire proprie pretese e si possono fare investimenti". La misura dovrebbe essere portata in Cdm mercoledì.

Ore 17.25 – Renzi: "Accetto la sfida del rettore Stefano Paleari: fare dell'università una parte della competitività. L'eccesso di baronie universitarie ha distrutto delle potenzialità di sviluppo. E' colpa della politica".

Ore 17.20 – In Italia "lavorano di più i giudici che i manovali" e "la cosa insopportabile è lo scaricabarile". Lo ha detto Matteo Renzi, all'assemblea di Confindustria, senza citare direttamente il disastro di Genova, ma spiegando che anche se "le riforme sono fondamentali" poi succede che "le opere pubbliche sono fermate da ricorsi e controricorsi".

Dopo quella di Ferrara, alla Festa di Internazionale, il Presidente del Consiglio sembra destinato ad incassare un'altra contestazione con fischi e slogan di protesta. Questa volta, stando a quanto riporta Repubblica, a contestare il capo del Governo è un gruppo di lavoratori aderenti alla Fiom – Cgil, che lo attendono all'esterno della fabbrica Persico, dove è in programma l'assemblea di Confindustria. Nello specifico si tratta del presidio industriale ex Comital, uno stabilimento rilanciato dalla Persico che Confindustria cita a modello del rilancio industriale nel bergamasco.

A quanto si apprende i lavoratori hanno da qualche ora intonato cori all'indirizzo del Presidente del Consiglio, con un lancio di ortaggi e di alcuni petardi (la zona è presidiata dalla polizia in assetto antisommossa). Oggetto della contestazione è ovviamente il progetto del Governo di revisione delle forme contrattuali, di universalizzazione degli ammortizzatori sociali e di modifica / cancellazione dell'articolo 18: misure "impostate" nella legge delega blindata con la fiducia al senato della Repubblica (e nei prossimi giorni la discussione passerà alla Camera dei deputati).

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