Renzi crolla nei sondaggi: Pd meno 5%, Governo meno 10%

Che quello attuale non fosse un momento particolarmente positivo nella breve vita del Governo guidato da Matteo Renzi lo si era capito da tempo, considerando le tensioni sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale ma soprattutto il livello dell’opposizione all’interno della società, in particolar modo sulla riforma del mercato del lavoro e su quella della scuola. Ora, dopo la serie di manifestazioni della giornata di sabato (che hanno mostrato quanto sia estesa la contestazione su quelle che il Governo considera come riforme “imprescindibili”), arriva anche il dato registrato dai sondaggi elettorali e dalle analisi sulla fluttuazione del consenso.

A registrare la netta flessione del consenso personale di Matteo Renzi, del governo da lui guidato e dello stesso Partito Democratico è l’Atlante politico di Demos, con Ilvo Diamanti che su Repubblica spiega: “La fiducia nel governo scivola al 43%, 13 punti in meno in un mese. Molto al di sotto della maggioranza degli elettori. Anche il gradimento personale del premier scende sensibilmente, di 10 punti”. Certo, l’ex Sindaco di Firenze distanzia ancora di molti punti (circa 20) il suo più immediato “inseguitore”, il leghista Matteo Salvini, che ottiene consensi anche nel Mezzogiorno (a seguire Maurizio Landini e Giorgia Meloni), ma il dato segna comunque una netta inversione di tendenza rispetto alle passate settimane.

C’è poi il dato sui singoli partiti: “Il Pd, infatti, nelle stime di voto, scivola dal 41% al 36,3% […] Risalgono, invece, anche se di poco, Forza Italia (16,2%), Sel, insieme alle formazioni della sinistra critica (il dato della “sinistra” è valutato nel 6,2%, ndr) e i Centristi (Ncd – Udc al 3,8%), mentre il M5S è stabile, intorno al 20%. Ma il vero progresso, in questa fase, è realizzato dalla Lega, che si avvicina all’11%”.