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Renzi: “Cresciamo più del previsto. Verdini? Con voto a riforme aiuta l’Italia”

Il Presidente del Consiglio sicuro: “Stiamo meglio dell’anno scorso e la crescita del Pil sarà superiore alle attese, forse +1%”.
A cura di Redazione
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“L’Italia sta meglio dell’anni scorso, i mutui crescono dell’86 percento, la crescita sarà più alta del previsto e il prodotto interno lordo salirà dell’uno percento”. È decisamente ottimista il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite della trasmissione di RaiTre In Mezz’ora, condotta da Lucia Annunziata. E spiega che “la prima riforma da fare” è quella di restituire fiducia agli italiani, perché “la paura costa”. Un passaggio da fare anche attraverso la ricostruzione di un rapporto tra i cittadini e lo Stato, che passa da un approccio diverso al fisco e alle tasse. In tal senso non mancherà di far discutere il riferimento alla lotta all’evasione: “In passato qualche governo ha fatto una scelta diversa. Prendeva i finanzieri e gli faceva fare la posta fuori dei negozi di lusso, tipo a Cortina. Secondo noi, questo è un meccanismo sbagliato perché fa pensare a uno stato di polizia. Noi seguiremo il sacro principio che se tutti pagano le tasse allora si paga di meno”. E aggiunge i passi che verranno fatto in tal senso: Ires sotto il 25% nel 2017, giù tasse alle imprese dal 2016, canone Rai ridotto a 100 euro e si pagherà in bollette.

Il grosso dell’intervista si concentra poi sulla legge di stabilità, con la quale il Governo punta a consolidare la crescita, ma anche a razionalizzare le spese. “La spending review sta andando bene e con il collegato alla legge di stabilità ci saranno mille poltrone in meno”, spiega Renzi, chiarendo però che “non ci saranno tagli alla Sanità”. Nella legge di stabilità entreranno anche circa 2 miliardi e mezzo dal rientro dei capitali all’estero, che si aggiungeranno al miliardo e mezzo recuperato con la voluntary disclosure: “Ma sia chiaro che in Italia è finito il tempo dei furbi”.

Sulla riforma del Senato, inserita nel ddl costituzionale Renzi – Boschi, il Presidente del Consiglio non si sottrae alla polemica con i verdiniani: “Credo che ci sia un gruppo di persone che fa una scelta utile per l'Italia. Chi appoggia le riforme aiuta l'Italia. È ingiusto dire che i verdiniani non devono votare le riforme, gli incoerenti sono quelli che non le votano adesso dopo averle votate alla Camera”.

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