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Renzi: “Centrodestra e centrosinistra votano insieme dal 2011, ora aboliamo il Senato”

Abolire il Senato, fare le riforme ed evitare di vivacchiare: questi i “consigli” di Matteo Renzi al Presidente del Consiglio Enrico Letta.
A cura di Redazione
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"Io non voglio mettere fretta al Governo, non voglio accelerare. Ma il Governo ed il Parlamento funzionano se fanno le riforme, non se vivacchiano". È durante la tappa romana della presentazione del suo libro che Matteo Renzi ritorna sulla polemica del giorno, ovvero sulla sua presunta critica al Governo delle lunghe attese, dopo l'approvazione della mozione che in pratica impegna l'esecutivo a presentare alle Camere entro giugno il suo disegno di legge costituzionale per le riforme. Nessuna fretta al Governo di Enrico Letta, dunque, ma la necessità di indicare un percorso rapido ed efficace, rifuggendo la tentazione del "dolce far nulla" e della conservazione dello status quo. Cominciando a prendere posizioni chiare e nette, come quella dell'abolizione del Senato "come camera che dà la fiducia", una vera e propria battaglia di immagine e di sostanza.

Ma il Sindaco di Firenze non risparmia una stoccata polemica al governo delle larghe intese: "Non voglio fare polemiche con il governo ma è dal novembre 2011 che centrodestra e centrosinistra votano insieme. L'Italia tornerà a crescere quando ci sarà il segno più sull'economia ma anche quando il bipolarismo tornerà ad essere una cosa normale e non un indistinta palude". Del resto, ripete Renzi, pur non avendo alcuna fretta di tornare alle elezioni, non è pensabile che il percorso di riforme fallisca nuovamente nel pantano dei veti incrociati e delle tattiche pre-elettorali. Sarebbe l'ennesima conferma di una politica incapace di cambiare in meglio le condizioni del Paese e degli italiani.

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