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Renzi: “Buona la prima, ora i cittadini si mettano in gioco per cambiare l’Italia”

Il Sindaco di Firenze commenta i risultati del Congresso e scarica definitivamente Cancellieri: “Se cambia il ministro della Giustizia, Letta è più forte, non più debole”.
A cura di Redazione
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Dopo la prima fase del Congresso del Partito Democratico, torna a parlare per il tramite della sua ENews Matteo Renzi, intervenendo anche su alcune questioni all'ordine del giorno. In primo luogo il risultato del voto degli iscritti soddisfa il Sindaco di Firenze che nota: "Che bello il risultato del voto degli iscritti. Ci sono stati 260mila cittadini che hanno discusso delle mozioni: migliaia di donne e uomini hanno presentato delle idee, si sono confrontati, hanno votato. Prima di tutto dico grazie a chi si è messo in gioco. È un modo bello per partecipare e per consentire a tutti di fare politica. La politica non è sporca: qualche politico lo è, ma la politica è un'attività nobile e di grande dignità. Mi date una mano? Proviamo a farla insieme? O si mettono in gioco i cittadini o l'Italia non cambia verso".

Non poteva mancare però un accenno al caso Cancellieri, con Renzi che spiega come la richiesta di dimissioni non dipenda in alcun caso da un avviso di garanzia perché non "è un problema giudiziario, dunque, è peggio: è un problema politico". E soprattutto, insiste Renzi, non si tratterebbe di una sfiducia al Governo Letta: "Se cambia il ministro della Giustizia il Governo Letta è più forte, non più debole. Perché con questo ministro, qualsiasi intervento sulle carceri, qualsiasi posizione sulla riforma della Giustizia sconterà un giudizio diffidente di larga parte degli italiani".

Infine un ultimo passaggio, dedicato alla vicenda di Miles Scott, il ragazzino vestito da Batman che ha commosso l'America: "Un'immagine simbolo bellissima. La città non è un ammasso di pietre, non è un incrocio di sensi unici, non è un insieme di luci: la città – ogni città – ha un'anima. E per mostrarla talvolta basta fermarsi e seguire i sogni di un bambino di cinque anni".

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