Renzi: “Basta parlare solo delle cose che vanno male, l’Italia non è un insieme di sfighe”
Come vi abbiamo raccontato, questa mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato al centro della discussione politica dopo aver rilasciato una significativa intervista ai microfoni di Rtl 102,5, in cui giudicava Susanna Camusso e Matteo Salvini come “due facce della stessa medaglia” e attaccava duramente i sindacalisti che “passano il tempo a organizzare gli scioperi”. Una lettura ribadita sostanzialmente anche nel corso del suo intervento alla Camera di Commercio di Roma, per l’incontro con i 100 digital champions, individuati sul territorio dopo la nomina di Riccardo Luna. Per Renzi bisogna infatti smetterla di scommettere contro il nostro Paese: “Bisogna cambiare le cose che non vanno, con la consapevolezza delle qualità che ci sono in Italia. Non si può continuare a dire che l’Italia è un insieme di sfighe, con i cervelli che ono tutti all'estero, noi che siamo rimasti siamo tutti dei pancreas”.
Nella lettura del capo del Governo, dunque, bisogna “dare libertà di pensare che chi resta non è uno zuccone”, senza per questo restituire l’immagine di un Paese in cui va tutto bene: “Ci sono poi quelli che rispondono che i ristoranti sono pieni, che va tutto bene e non ha senso. Il mio compito è di dimostrare che l'Italia può rimettersi in moto, ci sono un sacco di problemi ma noi siamo l'Italia”. E, nello specifico, sul tema del digitale affonda: “Non abbiamo alibi: abbiamo i migliori, se falliamo siamo dei caproni. Dobbiamo fare uno sforzo per essere meno concentrati sulle difficoltà e più sulle opportunità. Solo così possiamo realmente pensare di poter cambiare il Paese”.