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Crisi di Governo 2022

Renzi attacca il Pd: “Su Conte la pensavano come me, hanno avuto paura”

“Le cose che ha detto Zingaretti non sono molto diverse da quelle che diciamo noi”: Matteo Renzi attacca il Partito democratico e torna a parlare della crisi di governo. “Abbiamo sempre detto di essere disponibili a discutere, perché secondo noi la situazione nel Paese è gravissima. Noi abbiamo delle proposte, su sanità, scuola e trasporti. Il punto è ora se gli altri vogliono discutere con noi”, aggiunge.
A cura di Annalisa Girardi
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"Abbiamo sempre detto di essere disponibili a discutere, perché secondo noi la situazione nel Paese è gravissima. Davanti ai primati negativi del nostro Paese c'è chi dice che andrà tutto bene. Non è così, allora cambiamo. Noi abbiamo delle proposte, su sanità, scuola e trasporti. Il punto è ora se gli altri vogliono discutere con noi. Ho sentito dichiarazioni contrastanti. Certo è che non ci compreranno con delle poltrone, noi vogliamo discutere sui contenuti": lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo alla trasmissione Titolo V su Rai 3. "La crisi di governo nasce dal fatto che l'emergenza non viene gestita", ha aggiunto, rispondendo a una domanda sui rischi di aprire una crisi nel mezzo della pandemia.

Renzi: "Pd non ha detto cose diverse dalle nostre"

Il senatore ha quindi replicato alle accuse degli ex compagni di governo, sottolineando come il realtà il Pd negli ultimi mesi non abbia detto cose tanto diverse da quelle sostenute da Italia Viva. "Le cose che ha detto Zingaretti non sono molto diverse da quelle che diciamo noi. Nell'ultimo mese sono stato accusato di tutto, è facile attaccare il mio carattere o la mia immagine, ma sulla scelta politica il giudizio che Zingaretti ha dato del governo è come il mio", ha detto. Renzi non ha parlato di tradimenti da parte di altre forze politiche che nei mesi scorsi hanno posto le stesse osservazioni avanzate da Italia Viva, ma ha sottolineato che forse hanno avuto paura e non hanno voluto dimostrare il punto come il suo partito.

"Se vogliono, noi ci siamo"

"Chi vuole rompere? Ma vi sembra normale che a luglio noi abbiamo chiesto una discussione sul Recovery Plan e non ci risponde nessuno? Abbiamo chiesto di parlare di scuola, di sanità… Io ho spesso fatto polemica e sono stato considerato irresponsabile. Ma in realtà in questi mesi mi è toccato fare anche tante cose che non mi piacevano, l'ho fatto per non dare pieni poteri a Salvini. Dopo un anno e mezzo però questo non basta più. Non voglio essere complice del più grande sperpero di denaro della storia repubblicana. Se vogliono, noi ci siamo, ma non torneremo mai indietro sui nostri valori": ha detto ancora. Per poi proseguire: "La crisi c'è perché c'è immobilismo, non perché noi litighiamo per il gusto di litigare. Vogliamo darci una mossa tutti insieme per cambiare l'Italia? Noi non facciamo la crisi perché siamo antipatici".

Italia Viva si asterrà sulla fiducia a Conte

Il leader di Italia Viva, infine, ha parlato di quello che farà il suo partito in Parlamento all'inizio della prossima settimana, quando Conte andrà prima alla Camera e poi in Senato: "Noi ovviamente non possiamo votare la fiducia a Conte. Ma dipende da quello che dirà. Se porterà dei progetti, porteremo rispetto e ci asterremo. I 161 voti, comunque, secondo noi, Conte non li ha".

Renzi infine torna ad attaccare la gestione dell'emergenza da parte del governo, puntando il dito contro il commissario straordinario Domenico Arcuri: "Le mascherine, i tamponi, i vaccini… Fa tutto Arcuri in questo Paese, sembra Superman. Sarebbe meglio che ci fossero più uffici commissariali controllati con trasparenza dai cittadini".

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