Renzi attacca il Pd: “Schlein deve portarmi rispetto, il governo non è autoritario”
Matteo Renzi torna sul palco e ne ha per tutti: dagli avversari politici agli ex alleati. E non sorprende che sia più morbido con i primi. Il leader di Italia Viva ha aperto l'assemblea nazionale del partito al centro congressi della Stazione marittima di Napoli, con un obiettivo preciso: le elezioni europee del prossimo anno, a cui mancano esattamente 365 giorni. "Giorgia Meloni sta tentando un disegno, che voglio far saltare, di tenere insieme conservatori e popolari – ha annunciato Renzi – Anche se stessero insieme non credo avrebbero la maggioranza, ma non stanno insieme perché hanno troppe differenze".
A Giorgia Meloni, però, ha promesso che manterrà la parola sul sindaco d'Italia, ovvero la riforma costituzionale verso il premierato. "I media raccontano di un governo autoritario, ma di che? – ha commentato Renzi – Questo non è un governo autoritario, è un governo velleitario, non è fascista, è indeciso su tutto. Non va esposto alla polemica europea come un governo che ci porta a una deriva autoritaria". Qui c'è "un Paese fermo, che è totalmente immobile rispetto a scelte fondamentali e c'è una classe dirigente di governo che si diceva pronta a cambiare tutto e che invece è incerta e in qualche modo inconcludente".
Poi si è scagliato contro il suo ex partito: "Cara Elly – ha detto rivolgendosi a Schlein – quando avrai preso alle prossime elezioni, mancano pochi mesi, il 41%, portando al Parlamento Ue persone come la giovane Elly Schlein, che altrimenti ci andava solo in gita scolastica, e quando avrai vinto in seimila comuni su ottomila, quando avrai ottenuto la possibilità di governare un Paese costruendo leggi che, possono piacere o non piacere, ma hanno segnato la storia del Paese, allora io sarò disponibile a venire in tv, darti ragione e scegliere il tuo armocromista". E ha attaccato: "Fino a quel momento abbi rispetto". Renzi ha chiamato a raccolta gli "amici riformisti" del Partito Democratico: "Non solo non vi amano e non vi vogliono in tv e negli incarichi di partito, ma il gruppo dirigente pretende l'abiura delle passate stagioni riformiste per darvi cittadinanza".