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Renzi: “Art.18 discussione ideologica, ma riscriveremo lo statuto dei lavoratori”

Il Premier risponde alle parole di Alfano, spiegando: “L’articolo 18 è solo un simbolo, un totem ideologico, parliamo di come creare posti per le nuove generazioni”.
A cura di Antonio Palma
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“Oggi l’articolo 18 è assolutamente solo un simbolo, un totem ideologico, proprio per questo trovo inutile stare adesso a discutere se abolirlo o meno", con queste parole il Premier Matteo Renzi risponde al suo Ministro dell'interno, Angelino Alfano, che pochi giorni fa aveva rilanciato l'idea della cancellazione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e di una revisione totale dello stesso statuto. La discussione sull'articolo 18 secondo Renzi "serve solo ad alimentare il dibattito agostano tra gli addetti ai lavori”, mentre si dovrebbe discutere di riforme per rilanciare l'occupazione. Nel corso di un'intervista alla trasmissione "Millenium" che andrà in onda questa sera su Raitre, il Premier dunque chiude il dibattito, spiegando: "È  giusto riscrivere lo statuto dei lavoratori? Sì, lo riscriviamo. E riscrivendolo pensiamo alla ragazza di 25 anni che non può aspettare un bambino perché non ha le garanzie minime e non parliamo solo dell'articolo 18 che riguarda una discussione tra destra e sinistra. Parliamo di come creare posti per le nuove generazioni".

Legge delega sul lavoro in Parlamento

Parlando sempre di lavoro ed economia, Renzi ha tenuto a sottolineare gli intereventi del governo come "il dl Poletti, che prima non c'era e ha consentito di creare 108mila nuovi assunti. Come certifica l'Istat. Inoltre si è fatta una legge delega che si sta discutendo in Parlamento". Sulle riforme economiche il Premier ha parlato anche di un possibile allargamento della collaborazione con Forza Italia spiegando che "Ci deve essere rispetto per tutti" ma che per ora "per noi l'accordo è su due punti: le riforme istituzionali e la legge elettorale". Per quanto riguarda Alitalia invece il Premier ha spiegato che "è del tutto doveroso non dare mai più soldi pubblici ad Alitalia, perché ne abbiamo messi talmente tanti di soldi pubblici che sarebbe inaccettabile". Infine anche un accenno alla polemica politica sul termine "vu' cumprà", che Renzi reputa non corretto e che assicura non avrebbe mai utilizzato.

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