Renzi ad Atreju: “Sono qui per sostituire Elly Schlein”, e scherza con Delmastro sul caso Cospito

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha partecipato alla festa di Fratelli d’Italia, Atreju, ricevendo diversi applausi. Ci sono state diverse occasioni di battibecco amichevole con il sottosegretario Delmastro, dal caso Cospito (in cui Delmastro è imputato) alle citazioni di Mussolini nei suoi discorsi.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Luca Pons

Anche Matteo Renzi è stato tra gli ospiti di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia arrivata alla sua 24esima edizione. Ieri, sul palco insieme al ministro della Giustizia Nordio, al sottosegretario Delmastro e alla senatrice Giulia Bongiorno, l'ex presidente del Consiglio non ha risparmiato qualche commento tagliente nei confronti del governo Meloni sul tema della giustizia. Ma c'è stato spazio anche per battute che hanno strappato applausi al pubblico di Fratelli d'Italia.

Renzi ha iniziato subito, appena presentato ha detto: "Sono stato chiamato a sostituire la collega Elly Schlein che non poteva venire". Grandi risate dai militanti di FdI, considerando che l'assenza di Schlein è stata un punto di dibattito e molti esponenti del partito di maggioranza hanno ribadito più volte che la segretaria del Pd avrebbe dovuto partecipare. Al punto che le è stato dedicato un cartonato, all'interno dello spazio di Atreju.

"Io sono orgogliosamente non uno di voi, ma che apprezza il fatto che ci siano tante donne e uomini, tante ragazze e ragazzi che si impegnano nella cosa pubblica, anche avendo idee diverse da quelle che ho io. È questa l'essenza del dibattito, del confronto, del dialogo", ha proseguito Renzi, implicitamente sottolineando di nuovo l'assenza di Schlein.

Poi ha spostato il discorso sul caso Cospito, che vede il sottosegretario Delmastro imputato per rivelazione del segreto d'ufficio. Delmastro avrebbe condiviso con il collega di partito (e coinquilino) Giovanni Donzelli alcuni documenti secretati relativi all'anarchico Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41-bis, e alla visita che alcuni parlamentari del Pd gli avevano fatto. Renzi ha chiosato: "Come ti fa a venire in mente, tra tutti, di darlo a Donzelli quel materiale? Io Donzelli lo conosco da una vita, non tiene un cecio in bocca, come si dice a Firenze. Dalle a un altro quelle informazioni, la prossima volta fatti più furbo".

Il sottosegretario ha riso, per poi replicare seriamente: "Perché se lo sarebbe dovuto tenere in bocca? Viviamo in quella strana democrazia dove tutti auspicano la trasparenza, i cassetti che si aprono, qui non c'era un segreto di Stato e noi lo avremmo dovuto secretare?". E ha aggiunto: "E sai perché? Perché quelli con cui tu hai governato fino a poco tempo fa fanno le cose ma non vogliono che si sappiano. Perché io non vado a trovare Cospito in galera, tantomeno vado a trovare i mafiosi se me lo dice Cospito, ancor meno torno da Cospito, ma se lo facessi non mi indignerei se qualcuno lo dicesse".

Una critica accennata da Renzi alla linea del governo Meloni è arrivata parlando del ministro Nordio: "La presidente del Consiglio ha fatto una scelta molto bella: ha scelto un galantuomo come ministro della Giustizia. Ora la vera questione è lasciarlo lavorare".

Poi si è tornati al battibecco scherzoso con Delmastro, che da poco ha parlato di "spezzare le reni" alle correnti della magistratura: una citazione di Mussolini che ha sollevato diverse polemiche. "Ma a te chi te li scrive i discorsi?", ha chiesto Renzi. E Delmastro ha chiuso: "Io purtroppo ho tenuto quello che mi scrive i discorsi, è lo stesso che li scriveva a te in inglese. Usciamo alla stessa maniera, io e te".

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